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Quinto album di YUI, che arriva a distanza di un’anno dal precedente HOLIDAYS IN THE SUN, e preceduto da una sfilza di 4 singoli non proprio tutti entusiasmanti. Per i primi due giorni in classifica l’album si attesta primo in vendite con ben 77.700 copie collezionate in due giorni.
HELLO apre i battenti con la sua gioiosa melodia. Un ritmo allegro, brioso e primaverile ci fa scoprire una YUI diversa, che sicuramente in molti non avevano mai sentito. La voce è molto carina e più acuta rispetto al solito, il che rende l’ascolto del brano un po’ strano e a tratti anche forzato. Separation è il primo inedito che incontriamo, e la presentazione è più che buona data la melodia ritmata ma al tempo stesso rockeggiante. La canzone è sicuramente più interessante della precedente, e anche dal punto di vista vocale più soddisfacente. Get Back Home come dal titolo si poteva presagire, è una ballata, molto semplice, con chitarra acustica, piano e archi. La melodia è carina, forse un po’ banale dopo qualche ascolto, ma quello che è il vero problema del brano è la voce che in certi punti diventa fastidiosa, infatti sembra che la cantante canti con il mal di gola, e ciò si può sentire bene nei ritornelli. Lock On è la canzone promozionale dell’album. L’inizio è una ripresa della melodia precedente, e solo al secondo 32 inizia la vera canzone. Il brano si presenta con una melodia popeggiante, allegra e emozionante. Tutta la canzone in se è carina all’ascolto, specialmente quelle trombe che si possono sentire in sottofondo al ritornello. A seguire abbiamo U-niform una canzone che ha un feeling nostalgico/estivo forse per l’uso della chitarra acustica insieme a quella elettrica.Vocalmente non è niente di speciale, anzi, in certi punti non mi piace molto, ma musicalmente è molto piacevole. Cooking invece si potrebbe facilmente presentare come il brano peggiore dell’intera carriera della cantante. Una canzone che vocalmente è terribile perché abbiamo una YUI irriconoscibile e fastidiosa, mentre la base sembra una di quelle lagnose canzoni per certi drama sconosciuti che al solo pensiero viene da star male. Fortunatamente a seguire abbiamo Rain, che anche se non è il pezzo migliore della cantante in questo album sembra oro tempestato di diamanti. Un’arrangiamento aggressivo e una performance vocale ottima che in questo album faticheremo a sentire ancora. Dopo la breve e inutile interlude chiamata Good night, abbiamo la rilassante e tranquilla YOU. Come avevo detto nella recensione del singolo, la base meno corposa di altri pezzi dell’artista, mette al centro dell’attenzione la voce. Un pezzo molto bello, e di sicuro fra i più belli del disco. It’s My Life stravolge il feeling rilassato e porta una ventata di freschezza grazie all’arrangiamento spensierato che ricorda per certi versi la precedente Lock On. In certi punti la voce di YUI è veramente mielosa, ma rimane comunque apprezzabile. no Reason è il penultimo inedito del disco, una canzone con una base che ricorda un po’ certe orribili canzoni made in H!P (Hello! Project). Tutto ciò non è un buon punto di partenza, se poi ci si aggiunge una performance vocale sottotono il tutto diventa alquanto imbarazzante da parte di una cantante di questo livello. Una canzone alquanto inutile. Nobody Knows è una canzone che si avvicina a Rain, anche se vocalmente non siamo nemmeno un po’ a quel livello. Il mood della canzone in questo canzone è più divertito, e si sente molto bene dal ritornello. L’unica pecca è che non rimane molto in testa e dopo un paio di ascolti non ci si ricorda nemmeno di averla ascoltata. A chiudere l’ascolto del disco ci pensa un’acustica Green a.live una canzone che non ho trovato molto originale come già detto. Personalmente fatico a seguire la melodia perché mi sembra molto noiosa e stanca dal punto di vista vocale.
Credo che qui ci voglia una bella rinfrescata di idee e anche una pausa vocale per riprendersi un po’. La stanchezza della voce si può sentire nelle canzoni, specialmente negli inediti. Un brano che mi ha deluso molto, quasi un crollo rispetto al disco precedente, nonostante si mantenga su livelli dignitosi.
Voto: 6.5