Correvo verso casa. La giornata di lavoro era finita ma non era ancora giunta l’ora della tregua, quando ad un tratto la radio della macchina ha trasmesso una melodia che non sentivo da tanto tempo. E’ stato come uno shock, come ripiegarmi su me stesso, un trovarmi di fronte il me di tanti anni prima, è stato come sentire il suo stato d’animo e poter parlare a quel ragazzino. Quando è finito il brano ho spento la radio e ho continuato a canticchiarmi il tema a bassa voce, come in un coro muto, per farmi compagnia nell’oscurità della notte, Questa piccola melodia galleggiava sul fruscio silenzioso del percorso verso casa. Ho fatto lo stesso, più tardi, dopo aver spento la luce prima di addormentarmi, come una preghiera bene-agurante ed il giorno dopo nel bel mezzo di una mattinata luminosa come quella di quel ragazzino.
Il brano di questa settimana è Celentano, dei A toy Orchestra, dall’album Midnight talks (foto di copertina bellissima), e questa storia sarebbe potuta capitare ad uno di loro come ad ognuno di noi.
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