Probabilmente lo sapete o forse no. Z Nation è una serie TV creata da Karl Schaefer e Craig Engler, prodotta da The Asylum e trasmessa negli Stati Uniti da Syfy a partire dal 12 settembre 2014. Io ho visto la prima puntata solo adesso, un po’ perché continuavo a dimenticarmene e in parte perché l’unica cosa buona uscita da The Asylum – secondo me – è Sharknado. Ok, storcete pure il naso, fate gne gne gne. Finito? Ecco. Di questo film si può dire tutto tranne che non sia spettacolare e a suo modo divertente. Ok, ma Z Nation com’è? Andiamo a incominciare.
Eviterò di fare paragoni con TWD (anche se verrebbero automatici) perché non credo sia corretto. Sì, parlano entrambi di zombie, ci sono dei sopravvissuti e una missione per salvare il futuro della razza umana, solo che Z Nation parte subito con questo plot e pare metterlo al centro di tutto, TWD invece ha sempre tanta di quella carne al fuoco che alla fine la cincischia tutta senza finirne una come si deve. Ok, avevo promesso di non fare paragoni e invece mi hanno preso la mano. Va bene, basta così. Andiamo avanti.
Dicevamo che esiste un piano e si chiama Murphy. Direte voi: con un nome così, “se una cosa può andare storta, ci andrà”. Probabile. Murphy è un galeotto a cui è stato somministrato un vaccino sperimentale, è immune al morso degli zombie. L’agente Hammond ha il compito di scortarlo da New York alla California, dove lo attende un laboratorio scientifico allo scopo di creare un vaccino dal suo sangue.Lungo la strada incontrano altri sopravvissuti il cui campo è stato devastato dagli zombie. No, aspettate, è il “come” che è bizzarro. Intanto questi zombie corrono, almeno finché sono intatti e non iniziano a decomporsi, e va beh, è anche “logico”. Quello che mi puzza sono gli espedienti per farti fare il salto sulla sedia. La ronda trova una moltitudine di zombie che galleggiano, tutti apparentemente morti morti, sul lago accanto al campo. Invece no, uno apre gli occhi e tutti si alzano per attaccare insieme, tipo Cavallo di Troia. Anzi, Lago di Troia. Cosa non si fa per scroccare un salto sulla sedia, anche l’infrazione alle regole primarie: gli zombie non pensano. Questa cosa invece puzza di piano, come se avessero una strategia. Avrà un seguito? Non lo so.
I nostri eroi comunque continuano il loro viaggio. Ci sono Hammond e Murphy, Garnett e Warren (ex guardia nazionale, lui cuore tenero lei tosta), Doc Beck (che non è un vero dottore ma “cucinava” metanfetamine) e i fidanzatini Addison e Mack. Quando arrivano al punto d’incontro con la squadra che dovrebbe aiutare Hammond a portare Murphy in California, non trovano nessuno. Solo un bebè in un auto e Cassandra – il cliché della ragazza bella e misteriosa che non parla del suo passato – chiusa in gabbia. Dice di essercisi chiusa lei per proteggersi ma non ha le chiavi e la cosa puzza a tutti quanti, e non solo perché ci è rimasta per due giorni senza biancheria né gabinetto.
Murphy è il primo a dire che il bambino è un peso e che morirà comunque, ma Garnett è il cuore d’oro del gruppo e dice che devono salvarlo. Errore. Il bebè muore poco dopo e diventa uno zombie (a quanto pare il “virus” è nell’aria, visto che nessuno lo ha morso). Altro espediente balordo da salto sulla sedia: se prima non era neanche capace di stare in piedi, adesso è una scheggia manco si fosse trasformato in ninja invece che in zombie! Ho capito che finché non si decompongono riescono a correre, ma questo non ci riusciva neanche prima. È stato potenziato da una trama meschina? Probabile.
Non vi basta? Siccome Garnett non se la sente di eliminare baby-zombie, Hammond accetta l’incarico… e ci lascia le penne! Già, il Capo Missione, il Boss, crepa nel primo episodio. Adesso il Capo è Garnett. Sa un po’ di déjà-Rick, vero? No ok, avevo promesso di non fare paragoni. Basta.
R.I.P. Hammond
Altri zombie attaccano il gruppo, uno in particolare sta per fare la pelle a Doc ma spunta 10K, un giovane cecchino che ricorda un po’ i supereroi improvvisati di Kick Ass ma con una buona mira. Ecco, adesso il gruppo è al completo, la radio di Hammond ronza e il soldato Simon Cruller AKA Citizen Z (il ragazzo è un radioamatore un po’ eccentrico) li informa che devono proseguire la missione. Il futuro della razza umana è in mano loro. Fico, eh? Beh, forse. Staremo a vedere.
Voglio dire: sicuramente qui abbiamo un plot su cui lavorare. Il problema ogni tanto è il ritmo, per non parlare delle due trovate balorde che vi ho segnalato. L’insieme però sembra interessante, mi auguro solo che Garnett non si perda dietro al sentimentalismo, gli altri invece mi sembrano più smaliziati, solo che comanda lui e quindi chi lo sa. Vi farò sapere.