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Z-Run | Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 17/06/2014

Cover Z-Run

PS Vita Pegi 16 TESTATO SU
PSVITA

Genere: ,

Sviluppatore: Beatshapers

Produttore: Beatshapers

Distributore: Digitale

Lingua: Inglese (sub ITA)

Giocatori: 1

Data di uscita: 18/06/2014

VISITA LA SCHEDA DI Z-Run

Pro-1Gameplay a tratti divertente e crescita delle abilità spingono a giocarlo Contro-1Varietà e longevità

Contro-2Collisioni e aspetto grafico generale

Contro-3Forzata e snervante l'interazione con il touch screen

È dal 2013 che Beatshapers ha profuso un impegno considerevole sulla piattaforma portatile di Sony, PlayStation Vita, sviluppando diversi giochi tra i quali StarDrone Extreme, il divertente Jetpack Joyride e BreakQuest: Extra Evolution, partecipando con Housemarque al porting di Furmins. Il 2014 prevede l’uscita di Ready to Run per PS4, un gioco di corse con macchine radiocomandate, e vede il rilascio di Z-Run, in esclusiva su PS Vita. Disponibile dal 18 giugno, questa sorta di endless runner vi porterà in un mondo apocalittico pieno di zombie, in cui solo il più agile potrà sopravvivere. Pronti alla sfida?

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CORRI O MUORI

Non c’è una qualsivoglia traccia di storia, del resto molto spesso risulta banale inserirla in giochi come questi, ancor di più guardando il contesto scelto: il giocatore impersonerà semplicemente un sopravvissuto a un’infezione che ha trasformato tutti in zombie, che correrà automaticamente lungo i quartieri della città, cercando di uscirne indenne o quasi, ma comunque vivo. Portare a termine il gioco non richiederà molto tempo, sono poco più di 30 i livelli, della durata complessiva di qualche minuto. Il primo di questi sarà quello introduttivo che ci mostrerà il tipo di azioni disponibili come la schivata laterale, la scivolata per sgominare gli zombie dalla nostra strada, il salto per superare diversi ostacoli tra transenne e motorini, il colpo melee rappresentato da un calcio frontale. Queste le azioni base, le quali, tutte, chiederanno un costo in termini di stamina che andranno a svuotare l’apposita barra blu in basso allo schermo; una volta esaurita qualche secondo in slow motion ci permetterà di scegliere la migliore traiettoria possibile, ovvero quella con meno zombie. Solo con una manciata di secondi di inattività riusciremo a ricaricarla oppure tramite l’uso delle pillole blu situate lungo il percorso. A completare il ventaglio di possibilità offerte al giocatore ci sono le armi, poche, come sbarre di ferro, chitarre elettriche, spade e qualche arma da fuoco, ovviamente soggette a usura e con le munizioni contate per evitare di sbilanciare troppo la partita.

Visuale in terza persona con telecamera alle spalle del personaggio che corre automaticamente, come un runner game, dritto fino alla conclusione del livello. Noi dobbiamo arrivare da un punto A ad uno B sani e salvi, utilizzando tutte le azioni sopraccitate per avere la meglio sui non morti. In soldoni il gameplay si traduce in uccidere gli zombie con la scivolata, il colpo melee e le armi alternando queste fasi ad altre in cui riposare cercando traiettorie lungo le vie della strada più o meno libere, evitando il confronto con troppi nemici per scongiurare l’affaticamento, cioè l’esaurimento della barra della stamina, magari senza pillole blu a disposizione, che significherebbero morta quasi certa. Le uccisioni ci frutteranno punti che serviranno ad acquisire esperienza e ricevere un punto abilità ogni volta che saliamo di livello, da spendere per aumentare una serie di parametri, tra i quali la vita, la stamina, la resistenza, il consumo di energia e il numero di oggetti o munizioni che possiamo raccogliere. Inoltre i punteggi ottenuti in ogni livello vanno a inserirsi nella classiche online.

Dove risiedono i problemi di questo Z-Run. Innanzitutto nella varietà: l’alter ego deve superare fondamentalmente le vie di questa città divisa in quartieri, quest’ultimi però sono solo quattro, per cui ci sono una serie di livelli in sequenza che sono praticamente uguali cambiando aspetto per pochissimi elementi dello scenario, e niente riescono a fare i bivi presenti nei livelli, che costringono a scegliere fra due strade differenti per aspetto e nemici. Anche la varietà di questi ultimi è ridotta: ci sono zombie normali che all’avvicinarsi mordono, zombie grossi e robusti che possono essere uccisi solo con le armi e altri che ci afferrano costringendoci a liberarci tramite la pressione ripetuta del tasto quadrato. Oltre a questo ci sono problemi nel level design che si identificano in un bilanciamento non ben distribuito dei pericoli lungo il percorso, e in fasi finali di ogni livello poco sensate, quasi a voler rubare dei secondi per estendere la longevità del titolo. Praticamente al termine di ogni scenario ci saranno i metri finali che ci separano dall’arrivo incomprensibilmente vuoti, una sorta di arrivo anticipato, che non ha senso. Parliamo di pochi metri sia chiaro, di una decina di secondi scarsi di nulla, ma che ci hanno lasciati perplessi e con quella sensazione poco sopra descritta. A togliere poi anche quel poco di divertimento al gioco contribuiscono problemi di natura tecnica, come la mancata collisione con gli zombie oppure il contatto con gli stessi che avviene anche se siamo a un metro abbondante di distanza, sottraendoci nel primo caso punti e quindi esperienza, nel secondo una parte della barra della vita. Inoltre ogni volta che uccidiamo uno zombie specie se in scivolata, il corpo sventrato schizza sangue sulla telecamera costringendoci a pulire la visuale passando il dito sul touch screen, un’interazione questa che abbiamo trovato forzata e non divertente, visto che crea un enorme fastidio alla visuale di gioco e causa di morte. Infine c’è un aspetto grafico che non è esaltante: Z-Run è interamente realizzato in 3D e rientra sicuramente nella categoria di quei giochi che osano oltre le loro possibilità. Gli sviluppatori hanno forse osato troppo rispetto al budget della produzione, il che spiegherebbe anche la mancanza di varietà accennata sopra. In certi frangenti Z-Run riesce anche ad essere sufficiente graficamente, ma nel dettaglio abbiamo un gioco che non rispecchia le potenzialità dell’hardware di PS Vita. Povertà poligonale, texture piatte, animazioni da rivedere e una palette che non aiuta a ravvivare un quadro brutto da guardare. L’azione per fortuna distoglie un po’ lo sguardo e le poche musiche presenti sono orecchiabili.

Z-Run | Recensione IN CONCLUSIONE
Dopo le recenti pubblicazioni di Beatshapers su PS Vita, arriva Z-Run, uno scivolone sul quale lo sviluppatore ucraino è caduto. Un setting per niente accattivante e un gioco afflitto da diversi problemi, anche di natura tecnica, non regalano molto divertimento. Z-Run è sicuramente un fallimento, destinato a finire nel dimenticatoio, pochi sono gli stimoli a giocarlo, tantomeno a rigiocarlo a un livello di difficoltà superiore. Per fortuna per Beatshapers il momento per riscattarsi arriverà a breve, con Ready to Run su PS4. ZVOTO 4
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