Categoria le facili ricette con il bimby anzi oltre che facili, anche veloci e deliziose. Oggi vi posto la ricetta dello zabaione, quel famoso dolce al cucchiaio a base di uova, zucchero e marsala, ma nella versione odierna è arricchito anche di caffè per dare una sferzata in più a questa splendida crema considerata già altamente energizzante.
Curiosità: ci sono tre leggende in merito alla nascita dello zabaione. La prima lo fa risalire al 1500 quando il capitano di ventura Giovanni Baglione si accampò alle porte di Reggio Emilia e mandò i soldati a razziare i contadini della zona. I soldati tornarono con una quantità di uova, zucchero e vino, mescolarono tutto insieme e ne ottennero una bevanda molto gustosa. Il nome zabaione in questo caso deriverebbe dalla contrattura di Giovanni Baglione “Zvàn Bajòun”. La seconda invece vuole lo zabaione come un dolce tipico del Piemonte e il suo nome (all’origine “sambajon”) deriva da San Giovanni di Baylon protettore dei pasticcieri. Mentre la terza ci porta a Venezia e fa risalire il dolce a una bevanda Jugoslava chiamata “zabaja” che approdò sulle coste veneziane. Zabaione al Caffè Ingredienti
120 gr tuorli d’uovo freschissimo
120 gr zucchero
80 gr marsala
40 gr caffè
Inoltre
Qualche chicco di caffè per decorare
Preparazione
Mettere la farfalla, inserire nel boccale i tuorli e lo zucchero, lavorare 5 minuti, 37°, velocità 3
Aggiungere il Marsala e il caffè. Cuocere per 8 minuti a 70° velocità 4
Servire nelle coppette guarnendolo con qualche chicco di caffè pestato.
L'angolo del barman: Vov
Il Vov è un liquore a base di uova, una sorta di zabaione liquoroso con una gradazione alcolica intorno ai 18°. Questo liquore è nato nel 1845 ad opera di un pasticciere di Padova, Gian Battista Pezziol, famoso per la produzione del torrone. Il torrone è fatto con gli albumi pertanto questo pasticciere si ritrovò con una cospicua quantità di tuorli da riciclare. Ecco che decise di unire a questi tuorli del marsala, dell’alcol e dello zucchero e iniziò la produzione dello zabaione liquoroso. Una bevanda energizzante che ebbe da subito un grande successo anche per la sua funzione ricostituente e che valse a Pezziol una bella medaglia d’argento alla qualità. Proprio per le sue qualità energizzanti nella seconda guerra mondiale il Vov viene inserito nella dotazione fornita ai soldati impegnati nel combattimento Il nome Vov deriva dal termine veneto “vovi” che sta appunto ad indicare le uova. Sino agli anni ’80 il Vov è stata una bevanda molto in voga. Seguirono poi anni di declino ed è stato riscoperto recentemente grazie al cocktail bombardino, molto di moda nei rifugi di montagna durante la stagione sciistica, dove il Vov è l’ingrediente principale.