Lettera inviata al Corriere nel gennaio 2010; peccato non sia stata mai pubblicata; inutile chiedere che i giovani facciano avanti e poi quando lo facciamo ci vogliono tarpare le ali.
Con la continua minaccia delle elezioni anticipate e con il reiterato ” prendere o lasciare ” del documento in 5 punti del PDL , la politica e molti protagonisti della politica sembrano essersi infilati in un ginepraio senza scampo: ne ha subito approfittato il governatore del Veneto Zaia il quale, affermando che gli alleati del PDL alle elezioni pagheranno per i loro scandali, ha implicitamente riconosciuto la validità della battaglia per la legalità che sta facendo il Presidente della Camera Gianfranco Fini che, invece di essere aprrezzato, è stato espulso dal partito di cui è cofondatore.Discettando, poi, a sproposito e ad ogni piè sospinto sulla Costituzione materiale in alternativa alla Costituzine scritta, il dibattito ha raggiunto ormai un livello incredibile, ripetitivo e inqualificabile con una sorta di delega della sovranità popolare affidata ai nuovi ” squadristi “, che purtroppo sembrano oggi un lugubre presagio per la nostra cara Italia a 150 anni dalla sua nascita. E di fronte alla minaccia ” al voto, al voto”, per non essere accusati di avere paura del responso delle urne, molti (a cominciare dal PD di Bersani che, evidentemente , mette in dubbio i sondaggi del Premier Silvio Berlusconi) sono disposti ad accettare l’interruzione prematura della legislatura e la sfida del voto anticipato, dimenticando però il Paese e la stabilità politica di cui abbiamo bisogno noi italiani per superare la crisi globale che, come nel ’29, sarà più lunga del previsto, con maggiore discontinuità e con un aumento della disoccupazione che persiste anche in presenza dei primi timidi sintomi di ripresa.
Si dimentica , nelle infuocate polemiche di questi giorni, che la priorità oggi spetta all’economia e che, forse, la politica farebbe bene per qualche giorno ad ascoltare anche l’evoluzione del dibattito, ricco di temi attualissimi e di scenari proiettati verso il futuro che si sta svolgendo in occasione del Meeting di Rimini. E’ proprio nei di ieri, infatti, il significativo e forte richiamo lanciato da Corrado Passera a Rimini affinchè la politica presti più attenzione all’economia e all’attuale congiuntura, evitando le elezioni anticipate che rischierebbero di aggravare ulteriormente la situazione generale del Paese.
Occupiamoci, allora, dei cittadini e lasciamo da parte, per il momento, l’interesse dei partiti. E’ fuorviante per la pubblica opinione e privo di senso dello Stato il reiterato annuncio di date, più o meno ravvicinate, per lo svolgimento delle elezioni che – è bene ricordarlo ancora una volta – possono essere decise solo dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, qualora (cosa poi tutta da dimostrare) non sia possibile trovare in Parlamento una nuova maggioranza per fare un nuovo governo e terminare la legislatura considerata ” della riforma federalista” e quindi , esaurite le sceneggiate, con la partecipazione di un partito come la Lega che, notoriamente, non è politico in senso stretto , ma “territoriale”: il che equivale a dire “oggi sono di destra e domani chissà….”.http://feeds.feedburner.com/blogspot/sHlyJcrisi, economia, Elezioni, Governo, partiti politici, pdl, politica, politica fallimentare, politica italiana, Tag, terna, UE