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Zamparini: "Vendita Dybala? Ho sistemato il bilancio. Adesso rinforzo la squadra e il prossimo anno faremo le coppe"

Creato il 06 giugno 2015 da Univeryo7p
Zamparini promuove Colantuono: «Persona seria, gran lavoratore»
Zamparini com’è questo Colantuono? Lei dovrebbe conoscerlo bene...
«Persona seria innanzi tutto. Grande lavoratore, ne ho visti pochi impegnarsi così. Buon tecnico, all’Udinese farà bene. Da friulano posso dire ai tifosi bianconeri che devono stare tranquilli».
Ma come? Lei lo ha cacciato due volte...
«Sì, ma erano tanti anni fa. Il problema è che io sono un presidente poco presente al campo. Abito a più di mille chilometri dalla Sicilia. I Pozzo con Colantuomno non avranno problemi, potranno controllarne il lavoro giorno dopo giorno. Gli staranno vicino. E poi adesso come allenatore è maturato molto, a Bergamo ha fatto ottime stagioni. Io lo cacciai, poi arrivò un altro allenatore, non ricordo nemmeno chi, lo ripresi, lo ricacciai». 
Fermi tutti, val la pena rinfrescarci la memoria e rinfrescarla al vulcanico imprenditore di Bagnaria Arsa, un mito a Palermo per aver riportato quella società nel calcio che conta ormai undici stagioni fa. Colantuono viene chiamato a guidare il Palermo nella stagione 2007/2008. 
L’allenatore romano arriva dall’Atalanta. In novembre becca 5 gol dalla Juve a Torino e viene cacciato. Zamparini richiama nientemeno che Francesco Guidolin, l’eroe della promozione. Poi caccia anche il Guido, in marzo richiama Colantuono che chiude bene, vendica la sconfitta dell’andata con la Juve battendola al Barbera per 3-2 e si guadagna la conferma. 
A Udine, prima di campionato, a fine agosto 2008, si imbatte nel “giustiziere” Di Natale e viene esonerato. Arriva Ballardini. Torniamo a Zamparini.  
Andava d’accordo col “Cola” presidente?
«Sì, anche se con Cavani proprio non la pensavamo allo stesso modo. Pensi che voleva che lo girassimo in prestito in Inghilterra al West Ham, gli preferiva un brasiliano lungagnone che avevamo preso in Francia, un colpitore di testa...come si chiamava (tale Tulio de Melo ndr)...Ma tranquilli, i Pozzo hanno visto giusto». 
Vi scambiate spesso gli allenatori lei e i Pozzo...
«No. È lui che prende quelli che scopro io. Comunque Pozzo stia tranquillo, Stramaccioni non glielo prendo: mi tengo stretto Iachini. Pozzo capisce di calcio, sa che quelli sono buoni allenatori. In Friuli dovete baciare la terra dove cammina Pozzo, una città come Udine, centomila abitanti con quel bacino di pubblico, è un miracolo che sia a quei livelli». 
Quale degli otto allenatori che ha avuto in comune con Pozzo le è rimasto nel cuore?
«Nessuno, ma tutti nel portafoglio: mi sono costati una fortuna».  
Chi riprenderebbe?
«Spalletti». 
Sicuro? L’ha esonerato due volte quando era il presidente del Venezia...
«È il migliore». 
Zamparini, ha venduto Dybala...
«Ho sistemato il bilancio. Adesso rinforzo la squadra e il prossimo anno faremo le coppe. Non so quale ma le faremo».  
Invidia all’Udinese Di Natale?
«No. Invidio Di Natale e Toni, per quello che quei due straordinari giocatori riescono a fare a 38 anni». 
Ma ha fatto pace con Pozzo?
«Io con lui sì, lui forse no...»  
Fonte: Messaggeroveneto.Gelocal.it

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