«Non c'è nessun accordo con Mediaset sui diritti tv del calcio, spiace sentir parlare di ipotesi di collusione. Il problema - la vera anomalia italiana - è che l'Italia è l'unico Paese dove non esiste l'esclusiva nella vendita dei diritti del calcio». Lo ha detto l'ad di Sky Italia, Andrea Zappia, nel corso di un convegno organizzato da ITMedia Consulting.
«L'Italia è l'unico Paese dove non c'è una vendita per prodotto, ma per piattaforma - ha proseguito Zappia -. La conseguenza è una svalutazione del prodotto calcio italiano e un impatto negativo sui profitti degli operatori. Il settore tv in Italia è quello a più bassa redditività in Europa».
«Oggi l'idea di un mercato unico tv è un dato di fatto. Ma non lo è dal punto di vista regolamentare - ha aggiunto Zappia -. Oggi tutti gli operatori vecchi e nuovi si contendono le stesse risorse, ma con regole definite in un contesto competitivo drasticamente diverso. Per consentire lo sviluppo del mercato televisivo italiano è perciò necessario che la competizione avvenga ad armi pari. Oggi il mercato italiano non è anomalo, nel senso di scarsa competitività, rispetto al resto dell'Europa. Se di ulteriore anomalia italiana si può parlare, questa va senz'altro ricercata nella eccessiva numerosità dei canali DTT (120), caso unico in Europa. Il mercato non sente esigenza di nuovi canali: ci sono frequenze non utilizzate, con costi di affitto banda decisamente accessibili».