Magazine Media e Comunicazione

Zappia (Sky): "Pronti a investire sette miliardi in Italia ma stesse regole per tutti"

Creato il 09 marzo 2016 da Digitalsat
Zappia (Sky):

Zappia (Sky): Il numero uno di Sky Italia, Andrea Zappia traccia oggi su Repubblica un primo bilancio sull'operazione Sky Europe che da circa un anno e mezzo ha messo insieme le realtà del gruppo Sky presenti in cinque diversi paesi europei (Gran Bretagna, Germania, Italia, Irlanda e Austria) con l'ottica di creare nuove sinergie tra le singole unità in un mondo come quello dei media sempre più di aggregazione e consolidamento.

La sede italiano di Milano Rogoredo è infatti il fulcro operativo dello Sky Arts Production Hub, centro d'eccellenza europeo per la realizzazione di programmi sull'arte distribuiti a livello internazionale in tutti i Paesi in cui opera Sky, per una platea potenziale di 21 milioni di famiglie abbonate. Sky Arts Production Hub è focalizzato sulla produzione di eventi paneuropei rivolti a tutti i territori in cui opera Sky e che andranno ad aggiungersi a quelli commissionati e prodotti in ciascun paese. Rappresenta uno dei primi grandi progetti sviluppati dalla nuova Sky ed è una prova tangibile dell'opportunità di lanciare nuovi servizi a una platea più vasta di clienti. Grazie all'integrazione, le tre Sky europee hanno messo a fattor comune le proprie forze e le proprie competenze per rafforzare la leadership di Sky nel campo dei contenuti e accelerare l'innovazione in tutti i mercati in cui opera.
Dottor Zappia, quali sono i vantaggi concreti che si ottengono mettendo insieme le pay tv di cinque paesi diversi?
"Un business nei cinque paesi è molto solido, serviamo 21 milioni di famiglie, e l'aggregazione ha permesso di accelerare il processo degli investimenti sia in produzioni originali sia in innovazione e tecnologi. Nel complesso, nei prossimi quattro anni, saremo in grado di investire quasi 7 miliardi di euro in Italia che andranno a stimolare anche tutta la catena dell'indotto fatta di tante piccole e medie imprese giovani e creative. Chiediamo solo un mercato con regole chiare, certe e uguali per tutti".
Quante produzioni originali sarete in grado di sfornare in futuro?
"Vogliamo raddoppiare i progetti e nel giro di pochi anni arriveremo a una produzione nuova al mese tra domestiche ed europee. E' importante per un gruppo come il nostro possedere produzioni di pregio. L'Italia può diventare una sorta di Hollywood europea, dopo Gomorra venduta in 120 paesi ora arriverà Gomorra 2. The Young Pope, coprodotto con gli americani di Hbo e i francesi di Canal Plus, metterà in campo il talento di Sorrentino con la bravura e l'esperienza di attori come Jude Law e Diane Keaton. Per il pubblico italiano stiamo finendo una serie molto divertente con Corrado Guzzanti".


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog