Magazine Cinema

Zardoz - John Boorman (1974)

Da Lakehurst
(Id.)
Visto in DVD.
In un futuro lontano una stirpe di umani che han scoperto l'immortalità vive la solita vita fricchettona, kitch e senza scopo dentro dei mondi sottovuoto chiamati Vortex, mentre fuori da li, esseri umani senza sgurz vengono da loro assoggettati (intelligentemente si fanno credere dio) e stimolti ad ammazzarsi fra di loro che non si sa mai. Poi un giorno uno di questi (uno Sean Connery in sospensorio rosso, stivaloni da Lady Gaga, stempiatura ampia e coda di cavallo) riesce ad entrare... acquisirà l'onniscenza, riporterà la fertilità nelle donne locali (!), donerà la morte agli immortali ecc...
filmaccio eccessivo, ed eccessivamente anni '70 di Boorman, dalla messa in scena imbarazzante e dalla sceneggiatura lenta, noiosa, ma anche confusa, che lo fa apparire per gran parte del tempo, più un video d'arte moderna (con inquadrature accazzo, azioni accazzo e colori sciasosi).
Il che è un peccato perchè visivamente parlando riesce anche a stupire; magnifiche le sequenze del passaggio di conoscienze per osmosi con immagini proiettate sui corpi, oppure la scena in cui Connery corre accazzo nel finale tra un labirinto di specchi e corpi proiettati, o ancora il finale, banale e prevedibile finchè si vuole, ma realizzato coi giusti tempi.
Il che è ancora più un peccato perchè il prologo è un gioiellino di ridicola kitcheria locale, mentre l'incipit vero e proprio è talmente assurdo che farebbe impallidire Lynch...
con tutte ste possibilità l'unica cosa che Boorman doveva evitare era la noia, e invece...

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