Michele Ceparano, La Gazzetta di Parma
«Non mi abbatto quando perdo, ma neppure mi esalto quando vinco». E’ un uomo navigato il francese Christian Gajan, «giramondo» della palla ovale, in questa stagione alla direzione tecnica delle Zebre, la franchigia federale che ha base a Parma. Eppure la tournée appena conclusa fa ben sperare per l’inizio del campionato. Le Zebre, dopo aver perso 33-5 contro il Perpignan, hanno sconfitto nell’ordine 33-24 l’Aurillac ma soprattutto hanno superato 30-28 i Northampton Saints inglesi sovvertendo tutti i pronostici.
«Certo, sono buoni risultati» ammette il tecnico che nella sua carriera ha guidato Tolosa, la
squadra della sua città, Castres, Benetton Treviso, i giapponesi del Fukuoka Sanix, la Repubblica Ceca, il Veneziamestre e il Bayonne. «In queste tre partite che abbiamo giocato in Francia -continua – è emerso il lavoro che è stato fatto finora. Abbiamo dato il massimo negli allenamenti e le partite ci sono servite per vedere a che punto siamo arrivati».
(…) Le Zebre, dopo l’epilogo negativo dell’esperienza degli Aironi, sono attese al varco. Anche per Gajan, dopo l’esonero a Bayonne, questa può essere la stagione del riscatto. Lui, però, fedele a se stesso, non la vede così. «Io qui sono il più vecchio – sorride l’allenatore transalpino – e il mio ruolo è di fare crescere le Zebre. Devo dire che lo staff è di
prim’ordine e anche questa è una caratteristica molto importante per gli impegni che ci attendono».
(…) Inoltre, avrà anche la possibilità di allenare Daniel Halangahu, l’ultimo «colpo» arrivato dall’Australia. «Può essere quello che ci darà quel qualcosa in più – conclude -. Ma anche lui si deve mettere al servizio della squadra. Per aiutarla a crescere».