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Zebre, parla Manghi: rosa completa tra dieci giorni

Creato il 10 giugno 2012 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Zebre, parla Manghi: rosa completa tra dieci giorni

Michele Ceparano per la Gazzetta di Parma

Il parmigiano Roberto Manghi, direttore sportivo delle Zebre, è pronto a iniziare la nuova avventura nella neonata franchigia federale. Quella che, tra molte polemiche, prenderà il posto in Celtic League e in Heineken Cup degli Aironi. Manghi arriva a questo incarico dopo un’ottima stagione da allenatore a Reggio Emilia culminata con la salvezza anticipata dei “diavoli rossoneri”.  “Ho accettato questa nuova sfida – commenta – e anche per me è una grande occasione. Affronto l’impegno con il solito spirito da rugbista: sia a Parma che a Reggio in questi anni ho sempre lavorato con entusiasmo. Mi ha fatto piacere che in questi giorni mi siano arrivati tanti attestati di stima da Paesi come il Galles, l’Irlanda e la Francia. Sono trent’anni che vivo nel mondo del rugby e qualcosa di buono evidentemente l’ho fatto, come dimostra questo ruolo che mi è stato assegnato”. Le polemiche sul dopo-Aironi le lascia fuori dalla porta. “Sono cose che non mi riguardano – risponde -. Rispetto il lavoro di chi c’era prima, ma adesso ho il dovere di pensare agli obiettivi che mi ha posto chi ha creduto in me”.  A qualcuno a Parma il nome Zebre non piace troppo, forse perché ricorda, calcisticamente parlando, la Juventus, squadra che all’ombra del Battistero non è troppo amata. “Ma questo non è il calcio – ribatte Manghi -.  Il nome  Zebre richiama una storica selezione che fa parte della tradizione rugbistica italiana. Comunque, il nostro obiettivo è far innamorare i  parmigiani e tutti gli sportivi delle Zebre. Come?  Giocando bene”.

La base sarà a Parma ma le Zebre non vogliono essere solo una realtà locale. “Assolutamente no – puntualizza  -. Vogliamo essere punto di riferimento per il Nord-Ovest” . La nuova franchigia giocherà  a Moletolo, dove sono partiti i lavori per adeguare la struttura agli standard internazionali. E’ possibile che qualche partita, magari di Heineken Cup, venga disputata  al Tardini? Manghi frena: “Non lo so. C’è stato uno sponsor che ha avanzato questa ipotesi. Per il momento, però, il nostro campo è quello di Moletolo”.  Adesso c’è da allestire la nuova squadra, cercando di evitare un’ulteriore “diaspora” di giocatori di valore verso l’estero. “Punteremo su atleti   italiani, da far crescere anche in funzione della nazionale. Stranieri? Pochi e di valore” spiega Manghi che annuncia che la rosa sarà completa entro una decina di giorni. I nomi per adesso sono “top secret”. Le Zebre, infatti, sono un “cantiere aperto”.
A inizio  luglio il gruppo   inizierà la preparazione a Parma, agli ordini del direttore tecnico  Gajan e del suo staff, poi si trasferirà in Francia per giocare contro avversari di rango tra cui dovrebbe esserci il Perpignan, ex squadra del ct azzurro Jacques Brunel; saranno test impegnativi com’è nella tradizione quando si gioca  oltr’Alpe. Questa stagione sarà decisiva anche per Tito Tebaldi. Per  il mediano di mischia nocetano, attualmente impegnato con la nazionale nel tour americano,  l’ultima stagione è stata in chiaroscuro. Questa dovrà essere quella del riscatto. “Noi crediamo in lui – conclude – perché ha grandi potenzialità. Ma la nostra arma sarà il gruppo”.


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