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UN VIAGGIO SONORO ATTRAVERSO L'EUROPA IN UN DISCO DI MUSICA ELETTRONICA MADE IN ITALYIl 4 aprile 2016 gli Anudo daranno alla luce Zeen (MArteLabel, 2016), esordio discografico che costituisce la prova del nove per il trio che ha conquistato l'attenzione di pubblico e promoter con due singoli all'attivo ("Just" e "Fools"), pubblicati nel corso del 2015.
" Zeen" è un viaggio di 10 tracce attraverso paesaggi sonori di elettronica contemporanea dal gusto
berlinese, con morbide melodie sporcate da un'attitudine punk che si diramano su bassline compatte e si immergono nella penombra delle Alpi, dove gli Anudo hanno trasformato una cascina isolata in un recording studio di ultima generazione.
Fuoriclasse della musica ibrida e digitale, con alle spalle diversi progetti ed esperienze sui più importanti palchi europei, i tre producer utilizzano suoni ambientali campionati in diverse città del vecchio continente mixandoli ai synth analogici, autentica colonna portante del loro sound.
Il tocco finale, per una produzione che strizza l'occhio ai grandi nomi dell'elettronica internazionale, è stato affidato a John Davis, sound engineer storico, che ha masterizzato il disco negli studi Metropolis di Londra e che recentemente ha collaborato con nomi del calibro di Led Zeppelin, Prodigy, FKA Twigs e molti altri artisti di primo piano.
La pubblicazione di Zeen inoltre, rappresenta il risultato finale di un percorso iniziato nel 2014, dopo la vittoria alla prima Biennale MArteLive e il relativo Premio speciale che ha consentito al trio di essere prodotto dall'etichetta MArteLabel.
" Zeen" è un'espressione usata nello slang inglese come risposta affermativa, al pari di "Yeah". Il gruppo si è imbattuto sovente in questa parola durante le sessioni di mastering a Londra, tanto da renderla il titolo
dell'album. Rappresenta quindi il momento particolarmente propizio per gli Anudo, oltre che il carattere
diretto della loro musica.
Tracklist:
1 - Forest (Everytime) - 03:33
Introduzione dell'album costruita su diversi strati: da sottili raddoppi di voce a cori bassi e ombrosi, tutto accompagnato da derive tribali in una marcia ostinata di tamburi marziani e sonagli.
Il testo è una dichiarazione esplicita: "every time i love you, it's just because i'm high, every time i smoke you, i just want to fly".
2 - That's - 03:52
Traccia slow, con atmosfere che spaziano dal downtempo al trip-hop. "That's the way it goes" è una constatazione malinconica sullo svolgersi degli eventi, espressa con un sound caldo, che ricorda il linguaggio della periferia di Bristol di fine anni novanta. La presenza delle chitarre sul finale arricchisce il groove con una nota analogica, presente in molti brani del disco.
3 - Just - 03:53
Primo singolo estratto e pubblicato durante l'estate 2015, Just è stata la traccia che ha permesso agli Anudo di partire per un lungo tour percorrendo le coste italiane e le principali città della Germania. Del brano è stata registrata anche una versione live per The Open Stage Berlin, il format che propone live-set di alta qualità, ripresi e registrati in location urbane di Berlino.
4 - All we are - 04:14
La traccia che sintetizza tramite parole e suoni l'equilibrio precario di chi decide di fidarsi. L'intro melodica viene destabilizzata, dopo pochi attimi dall'oscillatore di un synth, che trascina l'ascoltatore in un paesaggio fatto di echi e riverberi che si rincorrono su un tappeto ritmico sempre in sospeso.
5 - Deep - 02:44
Deep è il brano che spicca per contrasti. La linea vocale apparentemente malinconica - he's falling out, he's falling deep - si svolge in un contesto molto colorato, sostenuto da un basso monolitico e dall'uso massivo dell'effetto side-chain, che dona alla traccia un'andatura altalenante, senza perdere di vista il beat.
6 - Lovers - 03:42
Lovers è la traccia che più di altre ha le caratteristiche della musica electro. Una scomposizione di percussioni, che ricordano le drum machine anni 80, fanno da sfondo a incursioni vocali nette e sintetiche, in pieno stile Anudo.
Live with your lover / and die for a bad words / don't ask what we'll be / your life is a surprise
7 - Nit - 03:11
Le percussioni di Nit sono lancette di un orologio che dilata il tempo in maniera ciclica. I b.p.m. dondolano come immersi in una marea, mentre appaiono improvvise note di pianoforte di chitarra acustica, prima che il synth trascini la traccia nel mood caratteristico dell'album: bassline in primo piano e colpi ben definiti.
8 - Ken - 03:38
Traccia compatta e ostinata, costruita attorno ad un riff di chitarra elettrica dissonante, sul quale sì aggiungono diversi strati di tracce elettroniche e vocali, creando un climax dal sapore rock-techno, con la psichedelia dietro l'angolo. Il testo è composto da due semplici versi: "Your skin is a part of your soul - it makes me high enough".
9 - Fools - 03:02
Secondo singolo estratto come anticipazione dell'album. Gli Anudo hanno definito Fools come brano composto dall'unione di tre elementi: clubbing, cognac e hangover.
Il testo parla chiaro: "Spending all night and day - fools around and never prays - always ready for the game".
10 - Dressing - 03:03
Traccia che denota la forte propensione degli Anudo verso il mondo delle soundtrack. Il brano si svolge in un'atmosfera liquida e cresce lentamente fino ad esplodere, quando la saturazione diventa estrema e le voci vengono quasi sommerse da synth distorti, che sembrano ottoni di un'orchestra post apocalittica. "Have you ever lost your mind?"
Tre vite convergenti: un laureato in matematica con la passione per la fisica acustica, un cantante rock dedito alla sperimentazione sonora, un pianista classico rapito dal punk e tramutato in producer. Apparentemente distanti tra loro, ma con un tratto distintivo in comune: girano l'Europa suonando musica elettronica, con lo pseudonimo di ANUDO: "Uno dei nomi su cui puntare per il futuro prossimo dell'elettronica nostrana" (Dance Like Shaquille O'Neal).
Apparentemente distanti tra loro, ma con un tratto distintivo in comune: girano l'Europa suonando musica elettronica, con lo pseudonimo di ANUDO: "Uno dei nomi su cui puntare per il futuro prossimo dell'elettronica nostrana" (Dance Like Shaquille O'Neal).
Con soli due singoli pubblicati a giugno e novembre il 2015, i tre producer hanno suscitato forte curiosità da parte di pubblico e addetti ai lavori, suonando in oltre 50 concerti, tra Italia ed Europa.
Gli Anudo hanno calcato palchi di importanti festival quali Balaton Sound in Ungheria, Nuvolari e Reset festival in Italia e condiviso il palco con le migliori realtà della musica elettronica italiana: Niagara, Aucan, Drink to me e tanti altri.
Grazie alla partecipazione alla prima Biennale MArteLive, in cartellone con nomi del calibro di Crookers, Mogwai, Fanfarlo, Gang of Four, la band ha firmato un contratto discografico con MArteLabel, etichetta per la quale ha pubblicato "Zeen", l'atteso album d'esordio, un full-length di 10 tracce. Gli Anudo collaborano stabilmente con John Davis, celebre sound engineer di casa ai Metropolis Studios di Londra, hanno il loro quartier generale in un recording studio tra le alpi piemontesi e sovente si trovano a Berlino, dove hanno anche registrato uno speciale video per The Open Stage Berlin, suonando Live in una particolare location urbana. I primi due singoli degli Anudo sono stati trasmessi da alcuni network nazionali in italia (Rai Radio1 / M2O), inoltre il trio si è esibito in uno speciale live-set su Rai Radio 2. Attualmente Il videoclip di Fools, con la partecipazione dell'eccellenza della danza italiana Daniele Salvitto, è in rotazione su Clubbing TV, canale europeo con sede a Parigi, dedicato alla musica elettronica. Gli Anudo saranno in tour promozionale durante tutto il 2016.
Line up:
Giacomo Oro - Voce / Elecronics / Percussioni / Chitarra
Daniele Sciolla - Voce / Electronics / Percussioni / Synth
Federico Chiapello - Voce / Electronics / Percussioni / Basso
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