Zeitoun

Recensione di Barbara Usanza.

Faccio fatica a trovare libri che mi scorrano nelle vene quindi quando trovo uno scrittore che ha la capacità di accalappiarmi divento monomaniaca e cerco e leggo tutto quello che ha scritto. Di Dave Eggers ho amato l’opera struggente e poi ho cercato tutto il resto, ma di fronte a Zeitoun mi ero fermata perché viene presentato come un non romanzo, e io cerco sempre un romanzo. Finché ho deciso di comprarlo e nel giro di poche pagine ho avuto la conferma di ciò che pensavo, che Dave Eggers è un genio.

Ti racconta la storia di un migrante siriano in mezzo all’ uragano Katrina e tu non riesci a mollare il libro, mai, per strada a pranzo in ascensore. Sai più o meno cosa sta per succedere perché è la ricostruzione della tragedia di New Orleans e qualcosa hai sentito dire, ma per me questo è un romanzo, racconta una storia, i pensieri, il sentire, gli oggetti, gli odori.

Sono rimasta allucinata nel leggere delle storture nella gestione dell’emergenza da parte delle istituzioni, cose di cui si sente parlare ma impressiona sentirne una testimonianza così diretta. Impressiona soprattutto perchè Abdul Zeitoun  dopo una vita avventurosa si è fermato negli Stati Uniti per mettere su famiglia e ha fiducia nella comunità in cui vive, si sente integrato e realizzato.Leggendo ho pensato che sono romanzi-inchiesta come questo che possono fare appassionare alla storia e all’attualità che diventa storia. Così convincente che sono in viaggio e come unico libro ho portato con me un altro non romanzo, un libro inchiesta, che però non mi ha appassionato affatto. Ma ne cercherò degli altri.