ZENIT SIVIGLIA EMERY - Sembra assurdo che qualcuno si riferisca al Siviglia, tre volte vincitore dell'Europa League negli ultimi dieci anni, con il termine "miracolo". Stasera è successo e Unai Emery non ci sta. Il tecnico biancorosso, dopo il due a due in casa dello Zenit che vale l'accesso alle semifinali, rivendica la bontà del lavoro svolto. "Non è stato un miracolo. La squadra ha lavorato duro durante tutta la gara e i nostri fan stanno facendo festa in questo momento. Non è stata fortuna - prosegue il mister del Siviglia ai microfoni di Cuatro - abbiamo lottato per segnare il secondo gol".
Qualificazione in bilico fino all'85, quando il gol di Gameiro ha rotto l'equilibrio nel doppio confronto scongiurando i tempi supplementari. Una brutta botta per lo Zenit, tutto calcolato a sentire Emery: "Non volevo i supplementari. Ho sempre creduto che avremmo potuto segnare il secondo utilizzando le nostre ripartenze". Gol pesante, quello di Gameiro, il francese si gode il 15esimo centro stagionale: "E' un grande momento per me - afferma l'uomo della serata - abbiamo lottato con le unghie e con i denti e siamo riusciti a passare il turno. Non vedo l'ora di giocare la semifinale così potremmo ripagare i nostri tifosi provando a vincere la coppa di nuovo". Il Siviglia l'anno scorso ha conquistato l'Europa League nella finale di Torino.
Zenit-Siviglia, Emery: 'Non chiamatelo miracolo!' ultima modifica: da