di Cacilia Coppola
Nicola Longobardi Editore pp121 € 16,00
Da noi a Sorrento c’è un profumo, c’è una “musica”, c’è un sapore che ci fa capire senza ombra di dubbio che è Natale. Capita la mattina presto,entrando in cucina,tua madre è china sui fornelli gira con vigore un impasto, nell’aria c’è odore(profumo) di anice,poi la nostra cuoca, spegne il fuoco sotto la pentola, unge la spianatoia d’olio e con la magica cucchiarella versa l’impasto,tutto è fatto con gesti risoluti,antichi,di quelli che da secoli la madre insegna alla figlia.Quando l’impasto si è raffreddato lo batte con il fondo di una bottiglia,poi lo taglia a pezzettini che arrotola a candela e chiude a nocchetta, li frigge in una pentola colma d’olio:che musica!,infine le zeppole le intinge nel miele sciolto in una padella con zucchero,vino bianco e scorzette d’arancio…spruzzate di “diavullilli”(confetti colorati) con aggiunta di anice ,cannella e rosmarino…assaggiatele…è un deliquio per il palato “Fatto, ca, si se conta, nun se crere!” diceva Ferdinando Russo, questo sapore ha il Natale a Piano di Sorrento.
La scrittirce oltre a rubricare le ricette della tradizione culinaria sorrentina menziona per ognuna leggende sulla loro invenzione o personaggi storici come Ferdinando IV
di Luigi De Rosa