Eccoci all’ultimo film nominato agli oscar che si terranno domenica notte(in italia).
Titolo: Zero Dark Thirty
Regia: Kathryn Bigelow
Cast: Jessica Chastain, Jason Clarke, Kyle Chandler, Mark Strong, James Gandolfini
Protagonisti: Spie
Materia: Spionaggio
Energia: Indagini, Organizzazione Colpo
Spazio: Pakistan
Tempo: 2000, 2010
Dopo l’attacco alle torri gemelle del 2001, spendendo montagne di dollari la CIA investiga rintraccia e indaga per smantellare Al Qaeda e trovare il suo capo, Osama Bin Laden.
Maya, da poco alla CIA, viene assegnata come primo incarico in Pakistan, qui assiste agli interrogatori nei Black Site, dove la tortura è la normalità.
Anno dopo anno, insuccesso dopo insuccesso, e attentato dopo attentato, dopo anni di indagini riesce a mettersi sulle tracce del corriere di Bin Laden, colui che porta i messaggi all’esterno del covo.
Localizzata una residenza-fortezza del corriere in Pakistan e visto il comportamento di chi ci abita, grazie al monitorizzamento satellitare, lei ne conclude che li si nasconde Bin Laden.
Ma per lo scetticismo dei capi sono solo delle probabilità e i tempi della politica affogano il suo entusiasmo e alimentano la paura che Osama scappi di nuovo.
La giovane agente inorridita dalla tortura ha ormai lasciato spazio ad una figlia di puttana che si mette in gioco ed è pronta a rischiare la sua carriera per il suo intuito.
L’operazione Zero Dark Thirty nasce grazie a lei.
Nonostante il film sia prettamente orientato ai metodi operativi e di investigazione usati per reperire informazioni in quel caos che è il medioriente, alla fine troviamo una bella analisi emotiva sulla nostra Maya.
L’eroina che da sola, con la sua determinazione, è riuscita a scovare Bin Laden dove altri avevano abbandonato, alla fine si trova con un vuoto enorme, come se avesse dato la vita dopo 13 anni interamente dedicati al servizio del paese, alla stregua di un kamikaze di Al Qaeda.
Voto Finale: Accettabile
Frase del film: Tu non conosci il Pakistan, e tu non conosci Al Qaeda