Magazine Cinema
Regia: Kathryn Bigelow
Interpreti: Jessica Chastain, Jason Clarke, Joel Edgerton.
"Che cosa ha fatto per noi?Voglio dire, oltre Bin Landen""Niente, oltre Bin Laden per voi non ho fatto niente."
Kathryn Bigelow, dopo il magnifico "The Hurt Locker", torna a lavorare con Mark Boal su tematiche a dir poco incandescenti. Il risultato è quello che, per me, è il suo film migliore, "Zero Dark Thirty".
"Zero Dark Thirty" è la cronaca di una caccia all'uomo, quella ad Osama Bin Laden, durata 10 anni. Prenderlo è lo scopo primario, nessun metodo è bandito, ma a porvi la parola fine sarà una intuizione, portata avanti con una tale tenacia da sfiorare l'ossessione da Maya, una giovane agente della CIA, totalmente dedita al suo lavoro, interpretata da una superba Jessica Chastain. Di Maya non sappiamo nulla, non ha passato, non ha vita privata, è un soldato, anche se il suo incarico si svolge per la maggior parte dietro una scrivania, totalmente dedito alla causa, e anche se, come si vede nelle sequenze iniziali della tortura, all'inizio pare quasi non approvare i metodi con cui questa guerra viene combattuta, conosce il proprio ruolo ed i limiti che le sono imposti. Talmente dedita al suo scopo che, quando Osama viene ucciso, non sappiamo se il suo pianto sia di sollievo o di disperazione perchè ora non ha più niente per cui lottare.Lontano da qualsivoglia forma di propaganda, "Zero Dark Thirty" è una analisi quasi chirurgica, di una pagina recente, e dolorosa, della storia americana. I successi e gli insuccessi, gli attentati a Londra e in Pakistan, la morte della collega sono spietati e disperati, nonchè raccontati in maniera scarna ed essenziale,
Mark Boal, grazie ai suoi trascorsi di giornalista, confeziona una sceneggiatura praticamente perfetta, ai limiti della cronaca. Kathryn Bigelow da una grande lezione di cinema. Di lei si è spesso detto che è una donna che gira film "come un uomo". Secondo me è soltanto una donna che ha un immenso talento e gira film come un grande regista.
In "Zero Dark Thirty" non manca nulla e nulla è eccessivo.
L'ultima mezz'ora girata in tempo reale e con un montaggio veramente da paura ti inchioda alla poltrona. Ma quando tutto finisce c'è soltanto un veloce riconoscimento del cadavere e la catalogazione di quanto ritrovato nel covo. Non ci sono parate, non ci sono eroi. Alla fine quasi mi alzavo ad applaudire.
Impeccabile.
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