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Per staccare la spina dalla frenesia di Shanghai e concedersi un po’ di relax e un tuffo nel passato non c’è meta più indicata di una romantica cittadina sull’acqua di nome Zhouzhuang.Chiamata anche “Venezia d’Oriente”, per via dei canali e dei ponti che l’attraversano, offre uno spaccato di vita cinese autentica. Ben lontana dal caos e dal rumore della modernità e del progresso delle nuove metropoli, è immersa nella campagna a circa 70 Km da Shanghai e le sue stradine acciottolate, che seguono il corso dei canali, ricordano il dedalo di viuzze veneziane.Fondata oltre 900 anni fa, conserva ancora oggi 14 ponti e la maggior parte degli edifici risalenti alle dinastie Yuan, Ming e Qing (1271- 1912).Divenuta meta ambita dai turisti cinesi e stranieri, dal 1998 è stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.La fama di questa ridente cittadina risale a un po’ di anni fa, quando il noto pittore cinese Chen Yifei dipinse un quadro in acquerello che raffigurava Zhouzhuang e che venne successivamente regalato a Deng Xiaoping (1904 – 1997, è stato segretario generale del Partito Comunista Cinese dal 1956 al 1966 ed ha diretto de facto la Cina dal 1976 al 1993). Grazie a questo legame con il leader, Zhouzhuang acquisì tanta popolarità.L’atmosfera romantica che pervade la “città sull’acqua” ha ispirato numerosi artisti e poeti, che ne hanno dipinto le sue atmosfere magiche, ispirati dalle case rustiche lungo i canali d’acqua e i ponti antichi.Questa città, oltre ai numerosi artisti, vanta anche un’importante tradizione di studi; qui nacquero, infatti, numerosi letterati del passato. Nei ristoranti tipici con le lanterne rosse che si specchiano sull’acqua del canale si possono gustare bevande e cibi tipici del posto, tra cui il delizioso maiale stufato. Si tratta di una specie di zampone cotto per ore in un brodo si spezie, tra cui l’anice stellato, da cui prende un gusto molto forte e, altro piatto da non perdere, sono le radici di loto brasate.E, oltre all’aspetto gastronomico, i turisti che visitano Zhouzhuang non perdono l’occasione di fare un giro tra i canali con le caratteristiche barche. Corrispettivo cinese delle gondole, queste barchette sono in legno, di forma allungata, ma squadrata e possono trasportare più persone. A volte capita anche che a bordo ci sia un cantante che urla canzoni popolari cinesi, perciò la similitudine con i gondolieri dalle maglie rigate e il cappello di paglia è molto forte. Qui forse non si vedrà la stessa maglia e anche il cappello non sarà all’italiana, ma a cono, a tesa larga, come i contadini nelle piantagioni di tè.
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