Gremito il Duomo di Fidenza per la conferenza del prof. Antonino Zichichi sul tema "Emergenze planetarie e Hiroshima culturale", sottotitolo "Il ruolo fondamentale della scienza nell'enciclica "Laudato si" di Papa Francesco". Non poteva essere altrimenti, la notorietà del relatore e il la pregnanza del tema si sono dimostrate un catalizzatore di presenze a cui vanno ad aggiungersi quelle istituzionali o di puro presenzialismo che non stiamo ad elencare.
Non ho certo la pretesa di dare un puntuale resoconto della serata per quanto riguarda i contenuti della conferenza dell'illustre scienziato che ha intrattenuto i presenti catturandone l'attenzione e parlando "a braccio". Parlando di emergenze planetarie il relatore ha inizialmente posto l'accento sulla ricerca scientifica che ancora soffre la presenza nel mondo di laboratori di ricerca segreti, è un problema dal punto di vista della scienza limitando la condivisione delle ricerche, ma anche politico di gestione dei risultati. Lo stesso nome di Hiroshima compreso nel titolo ci rimanda ad un episodio in cui all'intento puramente scientifico della ricerca si è sovrapposto un utilizzo pratico devastante. Hiroshima culturale è quindi anche questo oltre che il progressivo distacco tra scienziato e società civile. Meno esplicito mi è apparso nella conferenza il legame tra scienza ed enciclica di papa Francesco, l'enunciato del sottitolo mi era un po' appiccicato. Interessante la parte della conferenza volta a dimostrare una base scientifica e logica alla materia superando la visione di un caos iniziale, ma arduo dev'essere stato per molti dei presenti seguire il relatore quando è ricorso al calcolo probabilistico per dimostrare la non casuale unicità del nostro mondo. Quello che invece si è compreso è l'impotenza della scienza a invadere l'universo della trascendenza, a questa forse sono più in relazione le pietre del Duomo dove ci trovavamo. Questo non è certo tutto e forse vi ho aggiunto del mio, convengo di non essere un buon cronista e per questo m'affido alle foto.
Il confessionale come luogo privilegiato per seguire la conferenza.
In cattedra si nota una inconsueta varietà di abbigliamento
Il comm. Giancarlo Menta ci ricorda che siamo in un Duomo quasi UNESCO,
subito dopo il Sindaco Massari lo ribadisce ma indica tempi lunghi
Il pubblico occupa i banchi e le seggiole tirate fuori per
l'occasione, non pochi restano in piedi
Il Vescovo Mazza introduce l'oratore anticipando
alcuni temi che poi verranno sviluppati.
In questa foto e nelle cinque seguenti il prof. Zichichi
che ha catturato il pubblico per un'ora e mezza
Tra il pubblico gli assessori Alessia Gruzza e Giancarlo Castellani
Poco più sopra colonne e matronei, siamo infatti in Duomo