La camera bassa del parlamento dello Zimbabwe ha approvato una legge che reintroduce limiti più severi alla possibilità di licenziare, dopo che una sentenza in senso contrario della Corte suprema aveva portato all’interruzione di migliaia di rapporti di lavoro.
Prima di entrare in vigore la legge dovrà superare lo scrutinio del senato ed essere firmata dal presidente Robert Mugabe ma entrambi questi passaggi sono visti come scontati e imminenti. Iniziative in materia erano state annunciate il mese scorso dal ministro del lavoro, Priscah Mpufumira, appena si erano evidenziate le conseguenze del verdetto dei giudici.
Secondo i sindacati locali oltre 18.000 persone hanno perso i loro posti di lavoro dopo la sentenza, che semplificava le procedure burocratiche per i licenziamenti e riduceva il preavviso dovuto ai lavoratori a tre mesi. Ora il licenziamento potrà essere effettuato solo dopo il raggiungimento di un accordo col lavoratore e dopo che un apposito organismo statale avrà riconosciuto che il provvedimento era necessario.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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