Tragedia nello Zimbabwe: padre e figlio sono stati uccisi in una riserva di caccia.
Si tratta di Claudio Chiarelli di 50 anni, originario di Padova e di Massimiliano di 19, nato nel Paese africano.
Il 50enne era un cacciatore di professione e faceva la guida nei safari da decenni.
I due sarebbero stati coinvolti dai guardiaparchi locali in un’operazione contro i cacciatori di frodo nell’area di Mana Pools al nord dello Zimbabwe e ai confini con lo Zambia, da alcune stagioni patrimonio dell’Unesco e una delle aree protette più spettacolari del Paese.
Ad ucciderli per errore potrebbero essere state le stesse guardie della riserva anche se sulla dinamica della tragedia non c’è ancora chiarezza e non si escludono al momento altre ipotesi.
Comunque se i due conoscevano bene il Paese (lo Zimbabwe) avrebbero dovuto sapere che le leggi anti-bracconaggio da un po' di tempo a questa parte un po' in tutta l'Africa, e a ragione, sono severissime.
E che i ranger nei parchi nazionali hanno l'ordine di sparare a vista.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)