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ZITTO al ROMA FRINGE FESTIVAL intervista al cast: Andrea Alessio Cavarretta, Daria Veronese, Massimo Sugoni e Marco Pupa

Creato il 12 giugno 2014 da Kirolandia @ippokiro
autore: Marcella Sullo (CandidKira)  autore foto: Federica Flavoni (MayaKira) Palcoscenico ZITTO al ROMA FRINGE FESTIVAL intervista al cast: Andrea Alessio Cavarretta, Daria Veronese, Massimo Sugoni e Marco Pupa Andrea Alessio Cavarretta a te il compito della trasformazione del testo, da corto a nuova edizione lunga? Sì, Giovanni e Mariano mi hanno chiesto di collaborare e di dare dignità nuova al testo nel trasformarlo da corto a spettacolo intero. Titubavo. Avendolo già visto come corto durante il Premio Millelire dell' omonimo teatro, lo ritenevo già molto valido, sia la storia che la tematica in sè. Ho riletto il testo e ho pensato che nonostante le mie perplessità si poteva fare. Ho tenuto a mantenere la struttura com'era, l'ho semplicemente fatta evolvere, preservando la sua natura. I personaggi dovevano esistere per cinquanta minuti anziché per venti. Ho rispettato il senso che loro gli avevano dato .
Cosa ti è piaciuto di più nel mettere mano al testo? Sono entrato in un gruppo molto solido. Siamo una bella squadra. Questo dal punto di vista umano. Sotto il profilo della scrittura, ho lavorato molto sul sottotesto. Ho dovuto portare a cinquanta minuti delle dinamiche interne che nella versione breve non era stato possibile creare. Trame sottili, dinamiche sporche. ZITTO al ROMA FRINGE FESTIVAL intervista al cast: Andrea Alessio Cavarretta, Daria Veronese, Massimo Sugoni e Marco Pupa Invece, Daria Veronese, tu avevi supervisionato il corto a Gennaio, ora come ti relazioni con questa nuova versione? Ho sviluppato le parti, dato più corpo ai personaggi. Dato vita a nuove idee, il montaggio e' simile ma con spunti diversi. L'horror ha caratteristiche diverse, depista il pubblico, va a fugare banalità e scontatezza. Nel noir non si possono dare troppi indizi al pubblico. E arriviamo al ruolo difficile del disegnatore di luci, Massimo Sugoni... La difficoltà nel portare gli spettacoli al Fringe e' la questione tempo. I tempi di preparazione sono strettissimi. Monta e smonta rapidamente. Il palco essendo all' aria aperta non consente grandi giochi di luce, al chiuso e' tutta un'altra cosa. Comunque avevamo già le idee chiare su come impostare il tutto. Luci molto sobrie, effetti con il ghiaccio secco. Nessuno schema fisso. Nessuna ispirazione particolare: solo dettagli, divertimento, complicità, colore. Ogni sera porteremo in scena uno spettacolo diverso. ZITTO al ROMA FRINGE FESTIVAL intervista al cast: Andrea Alessio Cavarretta, Daria Veronese, Massimo Sugoni e Marco PupaMarco Pupa tu sei stato autore delle musiche anche del corto. Hai cambiato approccio per questa nuova versione dello spettacolo? Per la nuova versione estesa di ZITTO abbiamo deciso, insieme agli autori, di mantenere una linea musicale a supporto dei personaggi e della storia facendo fede alle dinamiche che ci sono nel corto teatrale. Abbiamo apportato alcune modifiche che naturalmente non anticipo… Di certo, come nel corto, la musica si poggia su un' idea teatrale ben strutturata, e questo la rende forte soprattutto nella versione estesa, dove gli interventi musicali assisteranno gli interpreti e consentiranno al pubblico di vivere emozioni, ansie, gioie e paure insieme ai personaggi.

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