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"Esserci non significa dismettere ma anzi riaffermare il ruolo che l'Italia svolge, e ancor più continuerà a svolgere quando sarà alla guida dell'Europa nel prossimo semestre, per l'estensione e certo non per un arretramento dei diritti". Vedremo se i fatti faranno rima con le parole, per il momento una bella proroga alla questione è quanto è riuscito a fare Enrico Letta. Mentre Obama, David Cameron, Angela Merkel e François Hollande hanno tutti disertato la cerimonia inaugurale. Il Movimento Cinque Stelle ha alzato la voce contro l'atteggiamento del presidente del consiglio: "L'Italia ha perso l'ennesima occasione per dimostrarsi un Paese pienamente democratico e china ancora una volta la testa di fronte al potente di turno. In questo caso, l'amico Vladimir". Intanto, la legge che ha etichettato l'omosessualità come propaganda dannosa e che ha avviato la repressione degli attivisti che stanno approfittando della straordinaria visibilità internazionale di Sochi, sono finiti in cella. E Putin punta l'indice altrove, vietato distrarsi: "Al centro delle Olimpiadi dovrebbe esserci lo sport e non il dibattito sui diritti dei gay", aveva detto a margine di un incontro con il primo ministro olandese Mark Rutte.
I 23 arresti omofobi a Sochi: il doodle sulla Carta Olimpica
Da noi, festa e gioia, prime pagine a Christof Innerhofer e Zoeggeler, medaglia d'argento nella discesa libera il primo, bronzo nello slittino il secondo. Sono soddisfazioni che non si conquistano tutti i giorni; è giusto celebrarle, raccontarle. Ma il clima in cui questi successi sono stati conquistati, nella violazione costante dei diritti e nella discriminazione frontale dei gay, mi lascia perplesso. Una medaglia val più di tutto il resto? Da Letta ai principali quotidiani nostrani, è permesso festeggiare, mentre qualcun altro paga in cella. Nel silenzio generale e tra i sorrisi compiacenti queste medaglie scoloriscono e perdono di valore. Non ci resta che affidarci a Google, che con il doodle del giorno di apertura di Sochi, fatto in tutte le lingue del mondo, ha rimarcato con una vena polemica lo spirito e i valori della Carta Olimpica. Quello che noi non siamo stati capaci di fare. Ancora una volta. Qui: Sochi? Vietato pescare (e drogarsi) alla toilette