Se invece non avete idea di cosa io stia scrivendo, mettetevi comodi che vi spiego tutto.
Fondata in India nel 2008 e diffusa in tutto il mondo, dalla scorsa settimana ha fatto il suo debutto anche in Italia Zomato, la piattaforma web (c’è anche l’App per iOS, Windows e Android) che fornisce informazioni dettagliate, foto e recensioni su oltre 1 milione di ristoranti in 22 paesi nel mondo.
Sono sicura che ora vi starete chiedendo: ma non c’era già Tripadvisor?
E’ la stessa cosa che mi sono chiesta anch’io. Ecco perché, per capire meglio e dissipare ogni dubbio, sono andata alla fonte e ho intervistato Debora Di Santi, community manager di Zomato.
Che, dimenticavo di dirvi, ha acquistato Cibando…
Siete una start up?
Non esattamente. L’azienda è nata nel 2008 in India: il fondatore aveva l’abitudine di collezionare i menù dei ristoranti intorno al suo ufficio. Dopo averne raccolti un po’ ha pensato di metterli online e…da lì è nato Zomato.
Mi spieghi esattamente cos’è Zomato?
E’ la convergenza di tutto quello che esiste nel food e nei social network: in pratica, unisce in un solo portale ciò che di solito si pubblica su diversi canali social, sincronizzando tutti i social media. E inoltre permette di scegliere cosa mangiare e dove, dando un’occhiata a prezzi e menù prima di varcare la soglia del ristorante in questione.
Ah ecco. Cioè?
Dopo essersi registrati e aver creato un account [ndr qui trovate il profilo di Lili Madeleine, seguitemi!] è possibile scrivere recensioni sui ristoranti, pubblicare foto, fare il check in nei luoghi e guadagnare medaglie, creare liste di utenti da seguire.
Quindi posso seguire il blogger famoso o il vip di turno?
Esattamente.
Immagino puntiate molto anche sui turisti?
Ovviamente sì, anche se non solo: è un servizio di ricerca ristoranti, quindi adatto anche ai cittadini o a chi ha voglia di provare nuove esperienze culinarie ma non sa dove cercarle.
Come funzionano le ricerche?
Ci sono numerosi filtri e categorie di ricerca: per esempio la fascia di prezzo o la tipologia di cucina.
E per chi non ha idee precise?
Ci sono le nostre collezioni, selezioni tematiche che aggiorniamo costantemente per tenere d’occhio le ultime novità in ambito gastronomico: non solo in base alla tipologia di cucina ma anche ‘Lume di candela’ per chi vuole qualcosa di romantico, o ristoranti con vista.
Avete lanciato il sito in Italia: mi dai un po’ di numeri?
Abbiamo già mappato e inserito più di 18mila ristoranti in Italia, visitati tutti uno per uno partendo da Roma e Milano. Per l’80 per cento di questi, abbiamo inserito il menù e l’idea è quella di svilupparci integrando i locali di altre città, per esempio in Veneto.
Siete un’azienda giovane: state assumendo?
Sì certo: in Zomato l’età media è di 27 anni. Al momento il team è composto da 25 persone e l’azienda prevede oltre 200 assunzioni per l’espansione in Italia.
Una domanda scomoda: cosa avete di diverso da Tripadvisor?Innanzitutto, noi siamo focalizzati solo sul food: potrà esserci la recensione del ristorante di un hotel ma qui ci fermiamo. Inoltre, ogni utente è identificabile attraverso l’account, un fattore che garantisce la veridicità delle recensioni. Abbiamo un team dedicato che legge tutte le recensioni e decide se pubblicarle o meno.