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Zombie estivi.....

Creato il 17 luglio 2013 da Weirde

Oggi ho imparato una cosa nuova: leggere libri con zombie d’estate a bordo piscina non li migliora.

E io non riesco a digerire i libri con zombie, è più forte di me.

Ma partiamo con ordine, ho deciso di leggere una trilogia fantascientifica The Dire Earth Cycle formata da tre libri The Darwin’s elevator, The exodus towers e The plague forge, perché mi incuriosiva, aveva belle copertine, trame interessanti e avevo voglia di uno sci fi con degli alieni…..in realtà la realtà si è rivelata ben diversa dalle mie supposizioni.

The Darwin Elevator (Dire Earth Cycle, #1)

The Exodus Towers (Dire Earth Cycle, #2)

The Plague Forge (Dire Earth Cycle, #3)

La trama è in teoria interessante e piuttosto nuova per il genere: una misteriosa nave aliena è giunta sulla terra e si rivelata un ancora per un ascensore gravitazionale che portava all’orbita terrestre, che  gli alieni hanno lasciato lì per gli umani, senza dire nulla o fare nulla. Così gli umani studiando la tecnologia aliena e sfruttandola hanno fatto passi giganteschi tecnologicamente parlando e hanno fondato delle colonie in orbita intorno alla terra. Poi circa venti anni dopo un’altra nave è arrivata, non si è fermata, è stata solo vista e anche stavolta gli alieni non hanno detto nulla, ma poi ecco che una strana malattia si diffonde e rende gli umani degli esseri spietati guidati dall’istinto, poco più che animali famelici e senza senno che uccidono e si uccidono a vicenda. Ci sono rarissimi immuni e intorno all’ascensore gravitazionale esiste un aura che protegge gli umani dal contagio, ma tutto questo è veramente poco e la terra come la conosciamo decade nel caos, tranne che per le colonie in orbita e la città di Darwin in Australia dove c’è l’ascensore.

E’ qui che ha inizio il primo libro della trilogia. Gli umani tirano avanti, ma certo la vita è dura e sta per peggiorare. Noi seguiamo le vicende dal punto di vista di diversi personaggi, un magnate, un immune che comanda un aircraft con ciurma immune e lavora come trovatutto, andando nella zona fuori aura per recuperare cose utili, una bella scienziata e un uomo pronto a tutto pur di prendere il potere della città di Darwin. Mi conoscete, sapete che io non amo i libri con più punti di vista, ma ho superato questo ostacolo, più difficile è stato sopportare le varie scene con i subumani colpiti dal misterioso virus alieno, che sono in tutto e per tutto i cari e vecchi zombie, anche perché Skyler, l’immune, ha molto spazio nel libro e in quasi tutte le sue missioni si imbatte in orde di zombie sempre più intelligenti e famelici. Alcune scene erano molto buone, lo scrittore con gli zombie ci sa fare, il problema è che ha me fanno troppo schifo, avevo in testa tutte queste immagini stile Living dead….e nonostante fossi stesa al sole avevo i brividi.

Altro problema per me è stato proprio il personaggio di Skyler, e in misura minore gli altri personaggi, ma lui in particolare. Personalmente quando ci sono questi libri e queste storie di fine del mondo con zombie o altro io sento il bisogno di un eroe, non dico che debba essere perfetto, o che lo sia fin dall’inizio, ma, accidenti, deve avere due p….così e ad un certo punto prendere in mano la situazione e fare fuori i cattivi e soprattutto avere un cavolo di personalità! Skyler non ha nulla di tutto questo. Fin dall’inizio appare troppo indeciso, non dico debole, ma non ha proprio l’indole del comandante, la sua stessa ciurma rimpiange il suo predecessore e più che per abilità, specialmente all’inizio, sopravvive anche a situazioni estreme per pura fortuna e bata. Si trova nel luogo giusto al momento giusto…..è nato immune alla malattia….insomma non è che si sforzi o faccia chissà che, e anche quando viene coinvolto nel vivo dell’azione da chi invece sta attivamente cerando di scoprire qualcosa di più sugli alieni e sulle loro intenzioni, lui gravita, esegue ordini, ma personalità quasi zero. Anche la scienziata è piuttosto piatta, ma in una donna personaggio secondario posso accettarlo di più anche se una ceta mancanza di spessore nei vari personaggi si sente, non sembrano così coinvolti anche se rischiano la vita ad ogni secondo e ciò suona strano…..non so non mi sono sembrati realistici. Qui ci voleva un Bruce Willis, o un Mel Gibson, invece l’autore ha dipinto quasi un Ethan Hawke o un Jude Law, che per carità fanno il loro dovere ma non hanno certo il carisma giusto per questo genere di storie…..

ATTENZIONE DI SEGUITO ENORMI SPOILER E ANTICIPAZIONI

Comunque tornando alla storia, il magnate sa che in realtà prima della prima nave che portò l’ascensore, era arrivata i orbita un’altra nave aliena che conteneva otto pannelli, e su questi pannelli comparivano, in modo simbolico, i fatti che sarebbero seguiti, lì era stato detto che sarebbe arrivato l’ascensore, e anche la malattia, ma poi …..per varie incomprensioni, la nave era state distrutta e non era più possibile sapere cosa altro gli alieni avrebbero portato sulla terra. Così ora il magnate chiede alla scienziata di scoprire  se un’altra nave sta arrivando. E sì sta arrivando. Anzi ne sta arrivando più di una. Gli umani però non hanno voce in capitolo a proposito, le navi arrivano e portano nuove cose, delle torri mobili che possono ampliare l’aura che protegge dal virus, e potrebbero permettere all’umanità di ricominciare ad espandersi, ma come sempre c’è un ma. Gli uomini per natura sono avidi e davanti ad un apocalisse non è che esca il meglio di loro, e molti gruppi e persone, con violenza si oppongono ad una nuova ripresa della vita come era stata…..

Inoltre Skylar e la scienziata scoprono nelle nuove navi un misterioso congegno che sembra richiedere cinque chiavi, scoprono che le chiavi si trovano in altrettante navi e dopo mille peripezie riescono ad ottenerle e a metterle nella serratura e finalmente scoprono la verità sugli alieni: una triste verità.

Le navi sono semplicemente navi dotate di intelligenza artificiale, create dai veri alieni, che loro chiamano creatori, che le hanno create, per esplorare lo spazio. Ogni tanto le navi tornavano sul loro pianeta a scaricare i dati raccolti, ma poi un giorno non sono più riuscite a tornare poiché il loro mondo era stato invaso e ogni volta che tentavano di rientrare venivano distrutte. Così queste navi si erano riunite e avevano steso un piano di azioni per penetrare le difese del nemico, loro non poteva farlo, ma altre forme biologiche sì, dovevano solo trovarle e per farlo crearono un protocollo di prove a cui sottoporre gli abitanti di vari pianeti, tra cui la terra. Perciò l’ascensore, i pannelli, le torri, la malattia che aveva ucciso milioni di umani, e le chiavi da trovare erano state solo un test. L‘umanità si era quasi estinta solo a causa di un test che per di più alla fine hanno superato….amara ironia. E ora le navi chiedono ai sopravvissuti cioè Skyler la scienziata e pochi altri del suo gruppo di aiutarle a liberare il loro pianeta. E qui si conclude il terzo libro della trilogia………..ora non so se la trilogia avrà un seguito, potrebbe benissimo visto il finale aperto che vede i nostri protagonisti partire verso un altro pianeta, certo è che io sono rimasta parecchio delusa.

Zombie a parte e stile di scrittura a parte (lo scrittore come ho detto sopra è molto bravo specie nelle scene d’azione)i tre libri tirano avanti fino a un’agognata conclusione e ci lasciano delusi. Fin dal primo libro il lettore c ome i personaggi non sa nulla degli alieni, nel secondo idem, guarda i personaggi girare quasi a vuoto o per tentativi per tutto il terzo libro compreso, mentre nel frattempo loro devono lottare ance contro dei cattivi e contro interazioni fra loro che complicano le cose, ma non si arriva mai al dunque, se non nelle ultime pagine, letteralmente dove tutta la verità viene rivelata e poi bam, fine. E uno si chiede: tutto qui. Erano dei test, la terra è praticamente distrutta gli alieni non erano alieni ma solo macchine create dagli alieni. Bene, e io mi sono fatta un mazzo tanto a leggere tuto questo per che cosa? Per questo?

Che se uno ci pensa è un po’ come si è risolto il telefilm Lost, anche ero delusa, ma almeno là i personaggi erano stati approfonditi, si erano innamorati, avevano interagito molto fra di loro, qui in questi libri è mancato quello, è mancato un carattere forte nell’eroe e sentimenti forti, tutto era molto blando.

Mi sento di consigliare questo libro, o meglio, questa trilogia di libri? Direi proprio di no, almeno per chi ha un gusto simile al mio riguardo i libri. Ma se a uno piacciono gli zombie, i romanzi corali, e non richiede che i personaggi siano particolarmente realistici, la trilogia potrebbe piacere, perché è ben scritta e l’dea di fondo è nuova, certo io l’avrei resa in modo più interessante, ma…..i gusti sono vari, credo che molti potrebbero amare questi libri, anche se hanno diversi difetti


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