Porto, Portogallo. In questi giorni, nella città spagnola, un visitatore potrebbe facilmente imbattersi in un’orda di barcollanti, gementi e famelici esseri, mentre arcani e spettrali sussurri provenienti da altri mondi gli gelano il sangue.
A quanto pare, questo è l’anno degli zombies, e gli zombies primeggiano sui vampiri: il primo premio, infatti, è andato al regista giapponese Hiroyuki Tanaka, con “Miss Zombie”, un film lontano dai canoni di Romero.
Quest’anno, in particolare, come ci informa Mario Dorminsky, direttore del Festival, ci si è concentrati maggiormente sul fantastico; nella sua trentaquattresima edizione, il Festival ha registrato undici debutti, nazionali ed europei.
Di sicuro impatto visivo la scena in cui il protagonista si guarda nello specchio vede un essere pieno di sangue e di odio negli occhi, un qualcosa a metà tra uomo e animale, un essere che, nella realtà, è solo malato e stanco.
Ma non vi è solo il fantasy. Il premio della critica, dato dai giornalisti presenti al Festival, è andato al film turco – ucraino “Love Me“, diretto dall’ucraina Maryna Gorbach e dal turco Mehmet Bahadir Er, che tratta di una storia toccante fra stranieri che non hanno una lingua di scambio comune.
Il Festival del cinema di Porto, come anticipato in apertura dell’articolo, è sintomatico e paradigmatico dell’attuale tendenza nell’ambito del cinema horror. Sembra volgere al tramonto, almeno per ora, la stagione dei vampiri, stagione praticamente monopolizzata, negli anni precedenti dalla saga “Twilight“, che segna, al contempo, anche un tramonto della figura stessa del vampiro, che perde praticamente tutto l’aspetto pauroso e angosciante catalizzato magistralmente da Gary Oldman in “Bram Stoker’s Dracula”, l’ultimo grande film di vampiri, per puntare tutto su un fascino giovanile postmoderno.
Poi, al termine del Festival, perché non visitare la città?
Ecco i principali punti da vedere nella Città alta:
- La Sé è la cattedrale della città, un misto di romanico, gotico e barocco.
- Estação de São Bento, con la sala dei passi perduti, ricoperta da meravigliosi azulejos che illustrano la vita popolare e i momenti più importanti della storia del Portogallo.
- Il mercato coperto di Bolhão, luogo ricco di colori e spunti, dove ammirare lo spettacolo dei prodotti portoghesi.
- Libreria Lello e Irmão, con la scala più stravagante del Portogallo in legno pregiato a forma di 8 con doppia circonvoluzione. Ricorda il vascello di un navigatore oppure un violoncello e vi incanterà mentre osserverete scaffali e scaffali intagliati di libri con poltrone in art déco.
- Chiesa dos Clerigos, dove potrete salire sulla torre più alta di Porto da cui si gode un panorama unico sulla città.
Written by Alberto Rossignoli