Xbox 360 - Xbox One
TESTATO SU
XONE
Genere: Casual, Simulazione
Sviluppatore: Frontier Development Ltd.
Produttore: Microsoft Studios
Distributore: Microsoft
Lingua: Italiano
Giocatori: 4
Data di uscita: 22/11/2013
EUR 49,49- |
Chi l’ha detto che “next gen” dev’essere per forza e soltanto potenza grafica applicata a titoli mainstream, piuttosto che a qualche nuova IP? Sebbene il salto prestazionale non sia stato così importante rispetto alle epoche passate, anche a causa del mercato hardware PC che negli ultimi anni non è stato a guardare, evolvendosi a più non posso, in occasione del lancio di Xbox One Microsoft ha deciso di puntare su un titolo non adatto a tutti, ma che strizza fortemente l’occhio alle famiglie ed ai più piccoli in particolare. Parliamo di Zoo Tycoon, che sicuramente avrete già sentito per comparse passate su PC, Nintendo DS e cellulari, che in data 22 novembre 2013 si è riproposto tutto tirato a lucido per l’esordio sulla nuova console di Redmond.
Arriverà più in là anche su Xbox 360, almeno questi sono gli attuali piani di sviluppatore e publisher, ma grazie alle funzionalità Kinect 2.0 incluse, che funzionano alla grande come vedremo nel dettaglio, non è difficile arrivare a capire perché la versione di punta sia proprio quella su Xbox One.
NON PUOI INSEGNARE AL GRANCHIO A CAMMINARE DIRITTO
Stanchi del solito? Avete voglia di rilassarvi sul divano, davanti la TV, magari in compagnia di un parente di tenera età, o con vostro figlio? La risposta di Microsoft a queste esigenze è Zoo Tycoon, un titolo che, come detto in apertura, ha un target di riferimento particolare; autentica croce e delizia della produzione di Frontier Development. Affrontati i dieci ed esaustivi tutorial che fanno il punto della situazione, spiegandoci gli aspetti di gestione, di ampliamento e costruzione, quindi di manutenzione, potremo cimentarci in una serie di modalità che vanno da quella libera alla modalità campagna vera e propria, fino alle sfide che ci permetteranno di sbloccare nuovi animali ed ambienti, ma non solo. Muniti di pazienza ed un minimo di intelligenza nel far crescere pian piano il nostro zoo facendo rendere al massimo i nostri primi ricavi, al giocatore di turno toccherà espandersi inserendo habitat ed animali; quindi attrazioni varie come piazze, fontane, chioschi di ristoro, gelaterie, ed altre atte alla vendita di gadget o palloncini, arrivando in tal modo alla necessaria realizzazione di zone di servizio come le toilette. L’unione di tutti questi elementi farà in modo che il nostro zoo funzioni, sia ricercato ed apprezzato, quindi abbia un utile positivo. Non è tutto così semplice, però, anche se il livello di difficoltà del prodotto è decisamente modesto: per ogni animale introdotto, o habitat, gli accorgimenti di cui tener conto sono molteplici: ogni animale dovrà potersi nutrire, giochicchiare e muoversi in maniera opportuna nello spazio in cui è inserito, quindi poter socializzare coi visitatori attraverso attrezzature specifiche che ci consentiranno di dare cibo agli animali, di spruzzare loro dell’acqua contribuendo così al loro livello di pulizia generale e di fare giochi di tipologia sensoriale grazie ai quali, tramite Kinect o lo stesso pad, l’animale di turno si sentirà al centro dell’attenzione, tanto da far crescere in esso il valore della socialità, importante nell’evoluzione del nostro lavoro e per ottenere importanti risultanti sul campo.
Tramite la semplice pressione dal tasto ‘Y’ potremo così passare da una visuale in terza persona, grazie alla quale tenere la situazione sott’occhio anche tramite interazione con le specie di animali possedute, ad una dall’alto, utile perlopiù per la creazione di nuovi spazi e per la gestione relativa ad ogni altra struttura inserita o da gestire: il livello di efficienza dei gabinetti, eventuali riparazioni da effettuare, la necessità di ulteriori punti di ristoro e così via. A questi si aggiunge la possibilità di conoscere il livello raggiunto dai nostri animali, che potranno essere rilasciati in natura una volta arrivati al livello 15, e la contentezza relativa alla somma dei fattori che andranno tenuti sott’occhio, quali: fame, contentezza habitat, socialità, pulizia ed altro. Ogni aspetto da poter gestire consente al giocatore una buona scelta di personalizzazione, anche se il fattore gestionale in fin dei conti non è così profondo: gli elementi su cui poter mettere le mani sono tanti, dal prezzo dei biglietti alla pubblicità, dalla ricerca sulle specie animali e sugli habitat alla riproduzione, dalla personalizzazione estetica di vialetti e muretti fino alla costruzione di strutture con operai addetti alla pulizia ed alla custodia dello zoo, che diventato grande per dimensioni potrebbe darci qualche grattacapo in fase di gestione, ma è tutto molto semplice, basilare ed immediato, per fare in modo che il titolo in sé non risulti poi troppo difficoltoso nel caso in cui ad innamorarsi del prodotto sia proprio quel ragazzino di tenera età per cui sviluppatori e publisher hanno pensato il videogioco. Quindi, sperando che il fenomeno degli sparatutto in questa generazione di console venga un po’ ridimensionato (nel frattempo, indovinate quali sono i titoli più venduti su console next gen…), vestire i panni del custode dà soddisfazione grazie all’ottimo numero di fattori da gestire e grazie alle numerose sfide in-game che donano all’esperienza di gioco la giusta frizzantezza necessaria a tenere vivo l’interesse di chi gioca; in questo modo, anche dopo ore di gameplay, l’attenzione su tutto ciò che vive nel nostro nel zoo, che non va o non funziona e che va quindi riparato, o migliorato, è altissima…
Ciò anche grazie ai tantissimi contenuti offerti e realizzati dal team di sviluppo che ha ricreato perfettamente oltre 100 tipologie di animali, con tanto di controlli intuitivi che si avvalgono dell’uso di un normale pad, senza però disprezzare l’ingresso dei comandi vocali (perfetti) tramite Kinect 2.0 o altre interazioni consentite solo per mezzo di questo dispositivo, che comunque è tutt’altro che invasivo. Un team che non si è risparmiato nella proposizione di sfide, alcune molto semplici ed altre più impegnative, che tengono conto della salute degli animali, fattore che alla lunga influenzerà di molto il successo del nostro zoo, ma anche degli impianti di intrattenimento e di divertimento a cui il pubblico non può e non vuole rinunciare, tanto che potremo realizzare il nostro personale progetto in compagnia di altri tre giocatori su Xbox Live, scambiare e “commerciare” specie da noi possedute, condividere i momenti di successo o di insuccesso, quindi partecipare a sfide multigiocatore ed eventi della comunità. Allo stesso tempo, mentre ci si immerge nel mondo di Zoo Tycoon si possono mantenere vivi ed attivi i rapporti con gli amici da un’altra postazione, tramite la chat di Skype ed altre funzioni Kinect specifiche: un ottimo modo, ad esempio, per passare una serata tra famiglie conoscenti con piccoli bambini a seguito, per imparare ad apprezzare e rispettare la natura in generale. Se, quindi, il gioco potrebbe sembrare un’astrusa mossa commerciale per avvicinare a sé anche gli amanti dei giochi casual, piuttosto che fasce di pubblico abituate a qualcosa di diverso dal solito, il lavoro portato a termine da Frontier Development è tutt’altro che banale o abbozzato, tanto che di carne al fuoco (per così dire) ce n’è davvero tanta, saranno quindi considerevoli le ore di gioco tra la modalità libera e la sfida (senza limiti di tempo), che potrebbero rubare ore ed ore al giorno; meno appetibile, in tal senso, la modalità campagna, costituita da una serie di scenari preimpostati che spesso richiederanno appena pochi minuti per essere portati a termine. Non mancano inoltre dei mini-giochi a bordo di piccole macchinine, utili per spostarsi all’interno dello zoo, e se il fattore di difficoltà esiguo è più che altro pensato al pubblico di riferimento, risulta quindi difficile vederlo come un difetto data la particolarità della produzione, possiamo certamente affermare che il gioco pecca nel suo prezzo di lancio esorbitante, ben 65 euro, a dir poco inadatto…
Sul versante tecnico c’è poco da dire, in quanto Zoo Tycoon di “next gen” non ha nulla. Ad una buona realizzazione degli animali si aggiunge quella di alcuni particolari, che però non spiccano per numero di poligoni o texture dalla qualità sopraffina; tuttavia, lo stile soft, semplice e pulito, senza fronzoli di sorta a partire da un’interfaccia di gioco chiara e minimalista, è indispensabile per entrare facilmente all’interno di questo nuovo mondo, a cui si aggiungono piccoli e dimenticabili temi musicali.
Difficilmente Zoo Tycoon diventerà il titolo più venduto dell'attuale line-up di Xbox One, eppure la sua particolare natura potrebbe catturare l'attenzione di particolari fasce di giocatori che intendono il videogaming come momento di ritrovo dinnanzi alla TV, nel proprio salotto, tra bambini e familiari. Questo è proprio il target di riferimento di Zoo Tycoon, che si fa apprezzare per la sua semplicità e per i comandi reattivi e basilari, anche tramite Kinect che funziona molto bene e si rivela essere solo un “di più”, peraltro poco invasivo. I giocatori più smaliziati potrebbero obbiettare riguardo alla componente gestionale non molto profonda e piuttosto superficiale, ma il carattere del gioco, profondamente radicato nel genere dei casual game, porta tutt'una serie di limitazioni per le quali le lamentele di turno trovano ben poco spazio. Pertanto, consigliamo il videogioco alle famiglie con figli piccoli a carico, che si divertiranno nella gestione di uno zoo in molte componenti, in particolar modo per l'interazione che è possibile avere con le specie protette presenti; tutti gli altri farebbero meglio a starne alla larga, visto anche il prezzo di lancio assolutamente non in linea con lo spessore tecnico e di target a cui il videogioco fa riferimento. ZVOTO 7