Zoran, il Nipote che Tutti Vorrebbero

Loretta Bonasera

Friuli Venezia Giulia. In quella parte d’Italia che si mescola alla Slovenia troviamo Paolo Bressan, interpretato dall’impeccabile e sempre piacevole Giuseppe Battiston. All’improvviso nell’affannata e difficile vita di questo omone quarantenne in preda alla sua rabbia e ai bicchieri di troppo irrompe Zoran, interpretato dal bravissimo Rok Prašnikar, un timido ragazzo sloveno dalla bizzarra parlata. Il vino come antidepressivo innocuo, ma non troppo, lubrifica l’esistenza dei personaggi dell’osteria dove Zoran trascorre le giornate in attesa che “zio Paolo Bressan” torni da lavoro. Guidati da un furgoncino giallo, che sfugge alla polizia municipale e alle sue multe, entriamo a far parte di questa grande famiglia che tra una partita a carte, un proverbio e un canto popolare scaccia via la solitudine e si tiene compagnia. Non manca lo scemo, ma non troppo, del villaggio. C’è il buono, il cattivo, i furbi e la principessa, anzi due. Tra i problemi di una quotidianità difficile e stracciata come le pagine di un quaderno vecchio e impolverato si sorride e ci si arrabbia senza mai annoiarsi. Un cuore da rompere e uno già spezzato sciolgono le corazze e i nostri due protagonisti in un certo senso si addomesticano, desiderosi di una normalità che per troppo tempo gli è stata negata.

Zoran – Il mio nipote scemo, opera prima di Matteo Oleotto, è un film in equilibrio tra tenerezza e cinismo, una commedia indipendente che con arguta semplicità racconta una storia inusuale ma possibile. La stramba compagnia di beoni e scemi ha portato a casa il Premio del Pubblico RaroVideo della Settimana Internazionale della Critica nell’ambito dell’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il regista goriziano ha raccontato una piccolissima realtà, fatta di sentimenti semplici ma importanti. Ha mostrato la faccia di un piccolo paese e i volti di coloro che lo popolano. Stereotipi e massime rendono i personaggi delle macchiette verosimili. Il tutto non risulta mai offensivo o volgare ma piuttosto reale al punto da sentire l’odore della loro polverosa cantina.

La pellicola ha avuto una distribuzione piuttosto contenuta ed è un peccato. I raggi di un sole a catinelle fanno più cassa di una nebbia friulana ma questa commedia è riuscita lo stesso a raccogliere il giusto successo di pubblico (partita, infatti, lo scorso 31 ottobre con soltanto undici copie, ha superato le cinquanta durante la terza settimana di programmazione incassando finora circa mezzo milione di euro). Se avete apprezzato opere come Little Miss Sunshine, a cui la visione di Zoran – Il mio nipote scemo mi ha subito riportato, se amate personaggi burberi e difficili, teneri e dal cuore malleabile, e impacciati ragazzi che lasciano il segno, allora non vi resta che cercare la sala più vicina a voi dove proiettano il film (insomma, correte al cinema). E dopo averlo visto di certo non potrete stare “muti” e fare a meno di consigliarlo ai vostri amici. Si chiama passaparola, un piacere ormai quasi proibito che vale la pena riscoprire.