E parliamo di uno degli argomenti più spinosi a Napoli e che sta creando dei grossi grattacapi alla giunta De Magistris, che ormai si appresta a festeggiare il secondo anno di governo.
Partiamo da un concetto, la ZTL non è una esclusiva della nostra città, ma bensì è presente praticamente in tutte le città Italiane, io personalmente l’ho vista in atto a Roma, Milano, Perugia, Firenze, Bologna, Caserta e Salerno.
E in nessuna di queste città è stata accolta bene, vedi esempi link. [Firenze, Bassano]
Più o meno il motivo è sempre lo stesso, per i commercianti abbasserebbe il numero di persone che vanno a fare compere, con conseguente diminuzione degli introiti, per i cittadini coinvolti aumenterebbe i loro problemi a raggiungere la loro meta abituale come casa o lavoro.
Oggi ho assistito ad un’intervista sul TGR regionale in cui un commerciante si lamentava del traffico che la ZTL Napoletana apportava nelle vie che costeggiano i varchi. Cosa che cozza praticamente del tutto con quello che invece dicono i commercianti che sono all’interno della ZTL, che lamentano scarso movimento di auto e quindi di clienti.
Insomma idee chiare.
Quello che non capisco i commercianti (non solo napoletani) è che l’unica alternativa al definitivo boom dei grandi centri commerciali sono piazze e quartieri pedonali è restituire il piacere di girare nella loro città ai cittadini.
E invece si ostinano, in maniera corporativa, ad attaccare il sindaco di turno.
A Napoli poi addirittura contestano con scena di violenza urbana il sindaco De Magistris come non hanno mai fatto in vita loro.
Giusta a questo punto la nota pervenuta da più parti, “i commercianti non sono mai stati così uniti, manco contro la Camorra.”
La verità è che l’italiano sa solo lamentarsi, ora anche in Parlamento nonostante sia stato eletto, vedi M5S. Siamo la patria dei distruttivi. Mai costruttivi o propositivi. Solo distruttivi ed egoisti.
Da cittadino napoletano, mi rendo conto che la ZTL così com’è ora forse vada rivista, perché troppo drastica, e rende la vita difficile sopratutto a chi vive o lavora in quelle zone, ma non và abolita, ma andrebbe affiancata anche da un sistema di trasporti urbano all’altezza della terza città di Italia.
Pertanto forse è necessaria una certa gradualità nell’introduzione, ma nessuna marcia indietro. I Napoletani meritano di poter godere della propria città ed un grande evento come l’America’s Cup lo testimonia.
Ieri in occasione di una regata di allentamento da Napoli a Pozzuoli decine di migliaia di napoletano onesti si sono riversati sui lungo mari di Napoli, Bagnoli, Pozzuoli ed hanno potuto godere di uno spettacolo straordinario.
Questa è la Napoli che vogliamo.