Zu + Eugene S. Robinson – The Left Hand Path

Creato il 15 novembre 2014 da Iyezine @iyezine
Zu, ovvero un genere tutto loro, improvvisazione pura e tanto altro Qui escono fuori gli Zu più oscuri, non che quelli normali siano solari per fortuna, e ci si incammina per il sentiero della mano sinistra. Tra ambient, droni e un'atmosfera nera e densa come inchiostro, si ha l'impressione di avere una luce puntata sulla nuca, ma non la si può vedere. Gli Zu discendono nel loro personale sotterraneo, dove hanno nascosto queste non melodie per anni e finalmente le portano a galla. Rispetto al solito gli Zu hanno usato computer e l'elettronica, mentre Massimo Pupillo non era dietro al basso ma si è occupato della chitarra. Registrato il tutto, la cosa mica finisce qui, infatti il master sorvola l'oceano per finire tra le mani di Eugene S. Robinson affinché ci metta la sua voce e molto di più come fa di consueto lui. Eugene è un personaggio che definire poliedrico sarebbe arrotondare per difetto: oltre ad essere stato negli Oxbow, ovvero uno dei gruppi più avanti e disturbanti di sempre, è un lottatore, un giornalista (nel suo caso non è un'offesa), un attore e poi chissà cos'altro. Robinson usa la voce in una maniera davvero particolare, tra il canto e la declamazione, con un sentore sufi, tra ascesi e dannazione, tra vita e morte. Questo lavoro che unisce due entità così dirompenti ed innovatrici è un disco inconsueto e altero, basculante tra incanto e somma disperazione e mi ricorda vagamente il disco di Nick Cave e Warren Ellis, “White Lunar”, con quelle atmosfere rarefatte e droniche che rendono la musica un prodromo di un'esperienza ben più profonda. Gli innamorati degli Zu apprezzeranno molto questo disco, avendo per definizione la mente aperta ed itinerante: l'uscita è prevista solo in vinile, ma se vi concentrate un po' potrete sentire le vibrazioni di The Left Hand Path arrivare da un'altra dimensione.Tracklist: 1. Waiter Waited 2. Taking The Give 3. Nightly A Sky 4. A Slick Not Spoken of Now, Or Again 5. In The Corner, Of The Corner Apartment 6. Looking For The Devil 7. Relaxing 8. Take – Away Truck 9. Phone Call From A Well Dressed Man 10. Beg 11. Shame On Me 12. 6 O' Clock 13. Praylude 14. Land Lord 15. TheKey To Good Dental Health 16. We're All Friends 17. Enterlude 18. Near To Sleep 19. Pinning The Body To The SoulLine-up: Luca T. Mai Massimo Pupillo Gabe Serbian Eugene S.RobinsonZU - FacebookEUGENE ROBINSON - Facebook " itemprop="reviewbody" />

Recensione

  • Etichetta: Trost Records
  • Anno: 2014
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Il cammino della mano sinistra è il sentiero meno battuto, il più oscuro, quello che porta lontano dal calore del cuore, la magia nera del guardarsi dentro.

In questo disco non aspettatevi le cose alle quali ci hanno abituato gli Zu, ovvero un genere tutto loro, improvvisazione pura e tanto altro
Qui escono fuori gli Zu più oscuri, non che quelli normali siano solari per fortuna, e ci si incammina per il sentiero della mano sinistra.
Tra ambient, droni e un’atmosfera nera e densa come inchiostro, si ha l’impressione di avere una luce puntata sulla nuca, ma non la si può vedere.
Gli Zu discendono nel loro personale sotterraneo, dove hanno nascosto queste non melodie per anni e finalmente le portano a galla.
Rispetto al solito gli Zu hanno usato computer e l’elettronica, mentre Massimo Pupillo non era dietro al basso ma si è occupato della chitarra.
Registrato il tutto, la cosa mica finisce qui, infatti il master sorvola l’oceano per finire tra le mani di Eugene S. Robinson affinché ci metta la sua voce e molto di più come fa di consueto lui.
Eugene è un personaggio che definire poliedrico sarebbe arrotondare per difetto: oltre ad essere stato negli Oxbow, ovvero uno dei gruppi più avanti e disturbanti di sempre, è un lottatore, un giornalista (nel suo caso non è un’offesa), un attore e poi chissà cos’altro.
Robinson usa la voce in una maniera davvero particolare, tra il canto e la declamazione, con un sentore sufi, tra ascesi e dannazione, tra vita e morte.
Questo lavoro che unisce due entità così dirompenti ed innovatrici è un disco inconsueto e altero, basculante tra incanto e somma disperazione e mi ricorda vagamente il disco di Nick Cave e Warren Ellis, “White Lunar”, con quelle atmosfere rarefatte e droniche che rendono la musica un prodromo di un’esperienza ben più profonda.
Gli innamorati degli Zu apprezzeranno molto questo disco, avendo per definizione la mente aperta
ed itinerante: l’uscita è prevista solo in vinile, ma se vi concentrate un po’ potrete sentire le vibrazioni di The Left Hand Path arrivare da un’altra dimensione.

Tracklist:
1. Waiter Waited
2. Taking The Give
3. Nightly A Sky
4. A Slick Not Spoken of Now, Or Again
5. In The Corner, Of The Corner Apartment
6. Looking For The Devil
7. Relaxing
8. Take – Away Truck
9. Phone Call From A Well Dressed Man
10. Beg
11. Shame On Me
12. 6 O’ Clock
13. Praylude
14. Land Lord
15. TheKey To Good Dental Health
16. We’re All Friends
17. Enterlude
18. Near To Sleep
19. Pinning The Body To The Soul

Line-up:
Luca T. Mai
Massimo Pupillo
Gabe Serbian
Eugene S.Robinson

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