Zuppa di topinambur

Riprendere possesso dei miei spazi vitali dopo uno dei tanti viaggi di lavoro che faccio durante l’anno  è sempre in qualche modo surreale. Non so come spiegarlo, ma è come essere sempre un po’ assente, ma senza essere andata mai del tutto via. C’è sempre la valigia aperta in un angolo, il frigorifero e la dispensa contengono solo poche cose che possono durare a lungo, la vita sociale fatica ad incastrarsi nei ritagli di tempo. C’è però un rito che scandisce ogni ritorno: la prima cena è sempre a base di zuppa, fatta con qualche triste verdura abbondonata in frigorifero da prima della partenza. Verso la zuppa in una grossa scodella avvolta in un tovagliolo e mi siedo in poltrona a mangiarla lentamente. Ogni volta, per un attimo mi sento di nuovo a casa.

Zuppa di topinambur
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3-4 topinambur sbucciati e tagliati a pezzetti
2 patate medie sbucciate e tagliate a pezzetti
1 noce di burro
1 cucchiaino di timo
1/2 litro circa di brodo vegetale
sale e pepe
100g di pancetta affumicata a cubetti
:: Si mettono i topinambur e le patate in una pentola a rosolare insieme al burro e al timo, e prima che le verdure inizino a dorare troppo si aggiunge il brodo e si cuoce per circa mezz’ora. Si passa la zuppa al frullatore e si aggiusta di sale e pepe. Nel frattempo si mettono i cubetti di pancetta in una padellina antiaderente e si fanno dorare, poi si aggiungono alla zuppa prima di servire. ::