Mi considero fortemente genovese, perché a Genova sono nata e cresciuta ma, come ho già raccontato, le mie radici emiliane sono potenti e si fanno sentire molto spesso. La zuppa inglese (chissà perché questo nome? Non se ne conosce l’origine) è uno dei dolci della tradizione emiliana, un dolce ricco e nutriente. La mia nonna materna, Vittoria, genovese, la preparava per il nonno Stefano, modenese. Immagino che la nonna facesse riferimento alla ricetta tradizionale, ricca di uova e latte, ma avesse deciso di alleggerirla sia per lo spirito morigerato dei liguri che, forse, perché erano tempi in cui non ci si poteva permettere troppo sciato.
La mia cugina Rita, che già mi aveva insegnato a fare questa strepitosa focaccia, conosce la ricetta di famiglia. Ecco quindi a voi la zuppa inglese della nonna Vittoria.
Gli ingredienti per sei – otto porzioni:
- 1 litro di latte intero (o due mezzi litri, così è già diviso)
- 2 tuorli
- 8 cucchiai di zucchero
- 4 cucchiai ben colmi di farina
- 150 grammi di buon cioccolato fondente
- 12 savoiardi
- 1 noce di burro
- 1 baccello di vaniglia
- Liquore a piacere (io ho usato il Sassolino, trasparente, ma in realtà la tradizione vorrebbe l’Alkermes, che è rosso e colora i biscotti)
Tempo di preparazione: un’oretta, meglio farla il giorno prima
Preparazione della crema bianca:
montare a spuma un tuorlo con 4 cucchiai di zucchero, aggiungere poco alla volta due cucchiai di farina e farla assorbire bene. Aggiungere poco alla volta mezzo litro di latte (poco alla volta per sciogliere bene la crema), la stecca di vaniglia, porre sul fuoco e far bollire lentamente, mescolando sempre, per cinque o sei minuti.
Preparazione della crema al cioccolato:
dal mezzo litro di latte prelevarne un pochino per sciogliere il cioccolato (anche nel microonde), quindi procedere come per la crema bianca, senza vaniglia, aggiungendo alla fine il cioccolato fuso e una noce di burro.
Versare in un piatto un bicchiere di liquore, intingere i biscotti e sistemarli a corona intorno allo stampo scelto (io l’ho preparata in una ciotola trasparente, secondo la tradizione). Versare la crema bianca, coprire con altri biscotti, sempre intinti, posati in orizzontale, quindi terminare con la crema al cioccolato.
E’ pronta. Farla raffreddare bene, quindi riporla in frigo per consumarla giorno successivo.
Se, al momento di servire, la superficie della crema sarà un po’ irregolare, fate come me, spargete un po’ di zucchero a velo.
Variazioni sul tema: Nulla vieta di preparare la crema pasticcera seguendo le dosi classiche, come qui, ma non servitela a fine pasto! Davvero troppo sostanziosa.
Una variante molto golosa, che io adotto quasi sempre, prevede di aggiungere canditi alla crema bianca e nocciole tritate alla crema di cioccolato.
La scelta del liquore è personale. Ho già accennato al Sassolino, trasparente, all’Alkermes, rosso, oppure si può scegliere il Curaçao, che è verde azzurro.
Qui, un po’ di idee per preparazioni più fantasiose e festaiole
Archiviato in:Torte e dolci