Zuppetta tiepida di fagioli di Controne.
Ok, allora. Siete tutti pronti? Ormai non si parla d’altro: calcio e ancora calcio. Programmazione televisiva? Calcio. In alternativa, teleromanzi, telenovelas, filmetti rosa, sbiatini assai! perché si sa: le donne preparano la cena a buffet per gli ospiti maschi, che monopolizzeranno la tv megaschermo in sala, e poi si ritireranno in cucina, a commuoversi con gli amori altrui.
Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. (Vi siete accorte, amiche, si?, che si sta scivolando verso un pericoloso ritorno al maschilismo più becero?)
Calcio. Stasera si comincia. Papa Francesco ha dato la sua benedizione, per una gara all’insegna dello spirito di correttezza e lealtà, il Presidente Napolitano ha fatto gli auguri alla nostra Nazionale, ognuno degli uomini delle nostre famiglie ha la perfetta strategia vincente pronta nella tasca dei calzoncini. Pubblicità, telegiornali, programmi dedicati: si parla solo di calcio e di Mondiali.
Non una parola, ovviamente, sui problemi del Paese che li ospita, con tassi di criminalità altissima e altissimi numeri di senza tetto, e sulle vittime più fragili e facili dei Mondiali: i meninos da rua. I bambini senza famiglia e senza tetto sono moltissimi nelle strade delle città brasiliane: le ONG denunciano un vero e proprio sterminio, da parte della polizia, per sgomberare le strade di città come Fortaleza, Rio, Manaus, per renderle sicure e piacevoli per i turisti del pallone. I meninos da rua non vengono neppure più percepiti come esseri umani, ma solo come minacce alla sicurezza e alla tranquillità: bambini piccoli e piccolissimi, a volte di due tre anni, che vengono uccisi per dare del Paese un’immagine festosa e limpida. Da quando il Brasile ha vinto l’appalto per i Mondiali la polizia ha ucciso 885 persone all’anno. Dall’inizio dell’anno, solo a Fortaleza, sono stati uccisi 121 bambini di strada. Centinaia di famiglie sono state sfrattate, e di fatto costrette a diventare senza tetto, per costruire impianti e teleferiche. (da vita.it)
Forse da oggi, con gli occhi del mondo puntati su uno dei paesi più belli che io abbia mai visitato, ricco di cultura, di storia e di passione, abitato da persone bellissime e piene di coraggio, forse da oggi qualcosa potrebbe cambiare.
Lo so, vi aspettavate un post più leggero, magari divertente: ma sono convinta che la consapevolezza, la capacità di indignazione e la volontà e il coraggio della denuncia possano ancora far cambiare il nostro mondo. E voi?
Eccoci di nuovo a questa sera. Avrete la casa piena di amici per assistere allo spettacolo inaugurale? O arriveranno tutti domani, per la partita dell’Italia?
Comunque sia, siete ancora in tempo per preparare il secondo piatto quasi-tricolore che vi propongo per la cena. Una zuppetta di legumi, tiepida o anche fredda, è perfetta per le serate estive. Si pensa, solitamente, ai legumi come piatto invernale e invece… provate! Pochissimi gli ingredienti, perché sono di grande qualità.
Niente ammollo per questi fagioli, non è indispensabile. Una cottura lenta lenta: un tempo si mettevano nel coccio, a lato del camino, al mattino all’alba e si trovavano pronti in tempo per la cena. Non so voi, ma a me il camino manca!
Quasi quasi chiedo aiuto alla mia amica Sabrina!
Zuppetta tiepida di fagioli di Controne.
500 g di fagioli di Controne doc
6 talli d’aglio
ca. 10 pomodorini maturi + 4 per decorazione
olio extra vergine d’oliva
Sale marino integrale
Sciacquare i fagioli e metterli in una pentola, possibilmente di terracotta, coprirli con acqua fredda e far cuocere, senza sale, per circa 3 ore, aggiungendo acqua bollente man mano che a zuppa si addensa. Appena saranno teneri, spegnere e ritirare dal fuoco.
In una casseruola scaldare qualche cucchiaio di olio evo, far rosolare i talli d’aglio tagliati a tocchetti e aggiungere una decina di pomodorini tagliati a pezzetti. Lasciar cuocere pochi minuti, unire i fagioli con il loro brodo, mescolare e lasciare sul fuoco una decina di minuti, perché la zuppa si insaporisca bene. Salare e pepare, se piace.
Lasciare intiepidire. Suddividere nelle ciotole individuali, guarnire con un filo d’olio evo e un pomodorino crudo.
Nota:
Se avete tempo, o vi organizzate in tempo, mettete a bagno i fagioli la sera prima. Potrete abbreviare la cottura a un’ora e mezzo!
Per saperne di più:
Il “Fagiolo di Controne” doc, presidio Slow Food, ha la particolarità di avere il seme, come il baccello che lo contiene, completamente bianco. Ha una bassa attitudine a spaccarsi durante la cottura e richiede tempi nettamente inferiori a quello di un fagiolo comune. Si presenta con una forma tonda-ovale, picco,lo e bianco, con caratteristiche organolettiche iniche che ne fanno un prodotto altamente ricercato nell’ambito di quel mercato di nicchia che si è andato col tempo ad instaurare. La sua buccia sottile, praticamente impalpabile, gli conferisce alta digeribilità.