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12 Concerti, Op. 5 – Tomaso Albinoni (Ensemble Armoniosa) (Modena 29-10-2014)

Creato il 06 novembre 2014 da Maxscorda @MaxScorda

6 novembre 2014 Lascia un commento

Tomaso Albinoni - Modena 1
Venerdi’ a Vignola per Lorenzo Lulier, ieri a Modena col suo contemporaneo Tomaso Albinoni. Vicini di nascita, seconda meta’ del ‘600, Lulier morira’ 50 anni prima di Albinoni ma e’ soprattutto la diversa fama e diciamolo, diverso talento a creare un solco tra i due. Sgomberiamo subito il campo da un fatto arcinoto da tenere pero’ bene a mente: il celebre "Adagio" di Albinoni in realta’ non e’ affatto suo il che getta una luce comica sul destino degli artisti e comunque fa del musicista il piu’ conosciuto tra i perfetti sconosciuti. Da cio’ si comprende l’importanza dell’ascoltare oltre ed altro e con uno strano rovesciamento delle parti, scoprire che le musiche di Albinoni sono bellissime e gli adagi tra tutti, sublimi. Quale miglior cornice quindi della Chiesa di San Carlo nel cuore di Modena per un concerto organizzato dalla benemerita "Grandezze & Meraviglie – Festival musicale estense" per ospitare i 12 concerti dell’ Opera n.5 eseguiti dall’Ensemble Armoniosa sotto la direzione di Francesco Cerrato.
Delle dieci opere non mi sento di preferire la quinta alle altre ma cio’ valga come conferma della qualita’ musicale di un musicista che ha rappresentato il barocco al meglio e il cui nome puo’ ben figurare nel libri di storia accanto ai nomi piu’ alti. Si puo’ pensare a Vivaldi? Pensiamolo e non solo per la vicinanza di eta’ e territorio, entrambi veneziani ma in uno stile che oltre ad essere dettato dalla tecnica e dalla moda del tempo, rivela una sensibilita’ che va oltre lo Zeitgeist e di fatto appartiene solo ai grandi interpreti dell’epoca.
Ecco quindi come ascoltando i 12 concerti, Vivaldi salti eternamente all’orecchio e non e’ un demerito semmai la prova provata di una grandezza comune ai due musicisti.
Oltre un’ora e mezza di concerto, sempre eccitante nell’alternarsi degli adagio, allegro e presto, movimenti costruiti su tonalita’ quasi sempre diverse e dal carattere unico. Non posso che dire bene dei concertisti e della direzione, qualche problema di acustica ha penalizzato l’organo e il clavicembalo ma cio’ non si puo’ imputare all’organico ma nella sostanza nulla cambia per approfondire la conoscenza del grande compositore perche’ s’intende che se questo concerto non ha repliche, la musica di Albinoni resta per essere ascoltata ed amata.

Scheda dell’evento
Sito Grandezze & Meraviglie


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