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24 maggio 1915 - 24 maggio 2015. Cent'anni e seicentomila morti per dare benessere e libertà ad una genìe di cafoni ripugnanti e ignoranti

Creato il 25 maggio 2015 da Romafaschifo
24 maggio 1915 - 24 maggio 2015. Cent'anni e seicentomila morti per dare benessere e libertà ad una genìe di cafoni ripugnanti e ignoranti
24 maggio 1915 - 24 maggio 2015. Cent'anni e seicentomila morti per dare benessere e libertà ad una genìe di cafoni ripugnanti e ignoranti
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24 maggio 1915 - 24 maggio 2015. Cent'anni e seicentomila morti per dare benessere e libertà ad una genìe di cafoni ripugnanti e ignoranti
Oggi per celebrare il 24 maggio del Centenario dell'entrata dell'Italia nella Grande Guerra siamo andati al Museo della Fanteria nel complesso museale di Santa Croce in Gerusalemme. D'altro canto "Il Piave mormorava colmo e placido al passaggio dei primi fanti" e allora cosa di meglio del Museo della Fanteria che, miracolo, era pure eccezionalmente aperto di domenica?
Bello il parco del museo, coi carri armati (della Seconda Guerra Mondiale, però e tutt'al più della Guerra d'Africa) e i ruderi romani. Sorvoliamo, per carità di patria, sulla qualità espositiva del Museo e sullo stato in cui il museo versa, ma non sorvoliamo sul contesto circostante.
24 maggio 1915 - 24 maggio 2015. Cent'anni e seicentomila morti per dare benessere e libertà ad una genìe di cafoni ripugnanti e ignoranti
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24 maggio 1915 - 24 maggio 2015. Cent'anni e seicentomila morti per dare benessere e libertà ad una genìe di cafoni ripugnanti e ignoranti
Per arrivare al Museo devi transitare per forza da Piazza di Santa Croce in Gerusalemme. Una chiesa di una bellezza rara, in un ambito paesaggistico, architettonico e archeologico unico. Un parco, un anfiteatro, ruderi di un enorme circo romano, la facciata settecentesca, i musei (Fanteria, Granatieri, Strumenti Musicali). La piazza fu tramutata in stupenda isola pedonale nel 2000 e si presenta per il Giubileo Straordinario del 2016 in uno stato comatoso. Non c'è più alcun rispetto dell'isola pedonale, la piazza è costantemente violata nonostante le strade circostanti siano piene di posteggi disponibilissimi. L'andirivieni di auto non consente ai bambini di giocare. L'andirivieni di pullman turistici (nel frattempo il convento si è trasformato in museo...) ha devastato arredi urbani e  fondo stradale in più punti.

 


Anche oggi, in occasione del 24 maggio, la situazione era quella che vedete. Neppure nella giornata di oggi gli squallidi cafoni che scambiano un'area pedonale - per di più realizzata a rispetto ed a tutela di una delle più importanti chiese del mondo, la chiesa che custodisce un pezzo della croce di Cristo - per un parcheggio abusivo, per una volgar autorimessa a cielo aperto. Ora avete capito perché oggi gli italiani hanno fatto finta di dimenticarsi del centenario del 24 maggio? Perché questa accolita di cafoni, di coatti, di ignoranti, di pressappochisti, di ruffiani sa perfettamente di non meritarsi quel che gli è stato garantito dalle centinaia di migliaia di vite umane sacrificate per portare il paese nella modernità. Pensate ai nostri bisnonni sul Carso, a Gorizia, a Vittorio Veneto, sul Piave a Caporetto in bicicletta o a piedi nudi. Pensate se avessero saputo quale tipo di paese, quale tipo di atteggiamento i loro nipoti avrebbero tenuto cento anni dopo. Per sua fortuna questa gentucola non è capace neppure di vergognarsi...

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