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5 passaggi illustrano perché domenica non bisogna assolutamente votare alle primarie-farsa del PD

Creato il 04 marzo 2016 da Romafaschifo
5 passaggi illustrano perché domenica non bisogna assolutamente votare alle primarie-farsa del PDIl Partito Democratico è il peggior ambiente politico che oggi si possa trovare nella nostra città, bisognerebbe starne alla larga anche solo per evitare il rischio di essere contaminati da illegalità, corruzione e - peggio - incompetenza e impreparazione. Il Partito Democratico ha dimostrato di non avere alcuna considerazione e alcun riguardo per il parere dei suoi elettori espresso alle primarie, lo dimostrano le primarie precedenti. Qui qualche motivo per dare l'unico grande segnale di cambiamento possibile a beneficio della città: non andare a votare e far sì che le primarie di domenica siano un clamoroso flop. Un invito a non essere masochisti, a non farvi infinocchiare un'altra volta, a capire con chi si ha a che fare.

1. LE PRIMARIE CI SONO GIA' STATE

Le primarie per questa consiliatura ci sono già state. Ne è scaturito un candidato sindaco che - tra l'altro dimettendosi da senatore! - si è candidato ed ha stravinto le elezioni. Lo stesso PD che organizzò quelle primarie fece poi dimettere il sindaco dopo avergli fatto opposizione per due anni come mai aveva fatto contro il predecessore Alemanno. Il PD così ha dimostrato che le primarie non servono a nulla, sono invalidabili in qualsiasi momento per qualsiasi bieco motivo: bisogna essere veramente citrulli a tornare a votare domenica quando il partito vi ha fatto chiaramente capire che a contare non siete voi, ma come gli gira a Renzi.

2. DOVE SONO FINITI I 200MILA EURO?

Le scorse primarie il PD le ha organizzate incassando un tot di denaro: ogni persona pagava per votare 2 euro quando non di più, il risultato finale è stato superiore ai 200mila euro. Però poi quelle primarie, alle quali la gente è affluita per scegliere un uomo che governasse 5 anni, sono state rese inutili. I soldi però il partito se li è tenuti. Ora davvero volete tornare a rivotare consegnando altri soldi a questi signori? Dovete essere proprio dei fedelissimi di partito incapaci di guardare la realtà se lo fate. E dunque lasciate che siano solo loro a votare: i tesserati (ovviamente crollati a dir poco negli ultimi mesi) e qualche attempato raggirato, visto che i gruppi di anziano sono il target preferito dei candidati.

3. MA LI AVETE VISTI I CANDIDATI?

Lo scenario dei candidati è raggelante. Nelle primarie del 2013 c'era Gentiloni, con un programma eccellente, tra l'altro sostenuto da Matteo Renzi, che diventò poi ministro degli Esteri; c'era Marino un prestigioso professore e senatore; c'era il parlamentare europeo Sassoli. Oggi i candidati fanno spavento e raccapriccio. Un generale che punta sulla paura della sicurezza, una ragazza disabile pressoché strumentalizzata, un riciclato cronico, un tipo che faceva il girotondino e ora gira sistematicamente con un pelouche. Il circo Togni. E poi i due candidati principali che sembrano residuati bellici di un'altra era geologica. Hanno entrambi amministrato in passato la città ponendo le basi del disastro e del disagio irraccontabile che viviamo oggi. Morassut ha dimostrato di avere un briciolo di preparazione in più, ma il tutto ammantato di una tristezza profonda e mostruosamente noiosa. Lo stesso dicasi per Giachetti il quale, figura politica di altro profilo e di specchiata moralità, è stato mandato a sporcarsi in mezzo al raccapricciante PD romano, forse il peggior ambiente politico italiano in assoluto. Giachetti, peraltro, ampliamente favorito nonostante una grinta non zero ma sotto zero, appare quasi sempre largamente impreparato e fuori luogo nei dibattiti. Come se qualcuno si diverta a mandarlo allo sbaraglio senza prepararlo adeguatamente. Una scena pietosa che umilia un uomo politico che con fatica si era costruito un pedigree elevato: oggi lo vedi girare municipio per Muncipio sotto braccio al peggio del peggio del partito: come voler dare la sicurezza che, in caso di sua vittoria, tornerà il vecchio partito, torneranno i vecchi favori, torneranno le vecchie facce. Ogni ras del peggior PD (sono gli stessi di pre-Mafia Capitale, non vi potete sbagliare) appoggia Giachetti, senza che questo imbarazzi Giachetti: vincerà le primarie, ma devono essere primarie-flop in modo che la sua candidatura perda portata, lo diciamo per il suo bene.

4. LI AVETE LETTI I PROGRAMMI?

Ecco qui bisognerebbe avere semplicemente la serenità e la freddezza di passare oltre. Solo, però, segnalare l'umiliazione estrema e ulteriore che l'accolita di nemici della città che va sotto al nome di PD ha voluto infliggere alla Capitale. Una città che si ferma per una pioggia, per dei topi, per dei ladri dei rame o per le cacche di uccello vive oggi le sue prime primarie senza programmi, senza idee, senza visioni. Un insulto: neppure il tempo di realizzare dei programmi veri hanno voluto investire. Andando a votare avallate questo modo di comportarsi, vidimate questa spocchia, validate questo stile, molto PD, di pensare gli altri inferiori e sudditi che non meritano neppure una spiegazione. Solo per nascondere impreparazione e stupidità. I partiti civili non sono così, ma visto che non lo capiranno mai da soli neppure se a dirglielo dovesse essere Gesù Cristo in persona, l'unico messaggio che si può recapitare è quello dell'astensione.

5. IL PARTITO NON E' CAMBIATO, ANZI

Non sappiamo se il lavoro fatto da Fabrizio Barca sul Partito Democratico era un copertura per far vedere che pur si faceva qualcosa oppure se era un lavoro serio ed è stato accantonato proprio per quello (propendiamo per questa seconda ipotesi). Sta di fatto che il PD ha deciso di non cambiare, neppure di rifarsi il trucco. Niente. E' tutto come prima. Come se nelle prime elezioni dopo la Seconda Guerra Mondiale si fosse presentato, sperando peraltro di vincere, il Partito Nazionale Fascista. Il loro motto è fare-come-niente-fosse. Stessi volti, ma soprattutto stessi e identici modi di fare e atteggiamenti di prima. Più che schifo, fanno rabbia. E stessi cervelli vuoti, stessi crani lobotomizzati, stessa lucidità zero e stesso disinteresse al bene comune in nome del potere per il potere. Ovviamente ci sono tante belle eccezioni e tante persone per bene, ma ci sono anche in Forza Italia o nella Lega, che discorso è!? Quello che si vede oggi nei circoli è riprovevole, tra l'altro con una litigiosità ed una divisione in correnti feroce e spietata che renderà impossibile qualsiasi azione amministrativa realmente riformatrice nel caso il sindaco fosse malauguratamente del PD. Questo è lo stesso PD che ha condannato la città negli anni Novanta e negli anni Zero; lo stesso PD di Mafia Capitale; lo stesso PD che non ha fatto neppure mezz'ora di opposizione durante 5 anni di Alemanno; lo stesso PD che ha silurato Marino. Ma poi avete visto i Municipi? Al 100% in mano al centrosinistra nella consiliatura precedente, sono stati amministrati in maniera pietosa sotto tutti i punti di vista, ciononostante, proprio per farci capire che nulla deve cambiare, quasi tutti sono stati riconfermati. Cioè, per capirci, Sabrina Alfonsi e Jacopo Pescetelli (vi ricordate Piazza Navona?) saranno di nuovo ad amministrare il Centro Storico. Il tutto in una spartizione tra uomini di Orfini, uomini di Renzi, uomini di Marroni. Il potere per il potere, dovunque. Tutto come prima, tutto come sempre, zero differenze con le solite modalità, le modalità che hanno generato i presupposti di Mafia Capitale.
Negli staff dei due candidati principali a queste primarie da disertare senza se e senza ma chi c'è? Due rappresentanti che hanno messo fine alla precedente legislatura dal notaio: Michela Di Biase per Giachetti, Valeria Baglio per Morassut: significa che andando a votare i due candidati principali date il vostro benestare sull'operazione-notaio di ottobre 2015, una operazione che prima di Roma si era vista soltanto nelle montagne della Calabria, quando la 'Ndrangheta volle far saltare un sindaco e una giunta particolarmente scomode.

'Ndrnagheta o no, il consiglio e l'auspicio è di non partecipare e convincere quante più persone possibili a non farlo. Per il bene della città e, paradossalmente, anche per il PD.



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