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A PADOVA VOLEVO ANDARE ( racconto in 9 puntate)

Da Teoderica
A PADOVA VOLEVO ANDARE ( racconto in 9 puntate)
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A PADOVA VOLEVO ANDARE ( racconto in 9 puntate)
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Le giornate di novembre avevano però influenzato Rita, e così all' ultimo momento mi aveva telefonato per dirmi che lei non sarebbe venuta.
Ora, era appena arrivato da Pesaro, Franco per unirsi a noi, alla gita a Padova, che fare?
Andare a Padova io e Franco?
Ma sia io che Franco la Cappella Scrovegni la conoscevamo bene e voglia di levatacce dopo una settimana di sveglia per il lavoro, non avevamo voglia proprio di farne.
Che fare?
Decidiamo di non andare a Padova, ma di fare una piccola e vicina escursione a Rimini.
Appuntamento allora al parcheggio di via di Roma.
Arrivo puntuale, ma Franco non c'è, mi incammino verso la stazione, prendendo in mano il telefono per chiamarlo: " Franco dove sei?"
" Sto in via Cavour, fra poco ti raggiungo." Mi risponde.
" Non preoccuparti vengo io da te, è presto per prendere il treno, visitiamo la chiesa di San Domenico, che è in via Cavour, dove c'è una mostra di mosaico internazionale". Gli dico.

Una mostra realizzata a Ravenna per presentare nella città del mosaico le produzioni più recenti degli artisti che nei diversi continenti hanno scelto i percorsi di quest'arte antica.

Opere che forniscono un'ampia visuale sulla produzione contemporanea, contraddistinte da una ricchezza cromatica e da una dettagliata precisione nella tecnica impiegata.

Dall' altra parte del telefono silenzio, Franco non mi risponde.

" Franco, ci sei?"

Silenzio, poi all' improvviso alle spalle Franco mi assale e mi urla: " sono qui"

Che spavento! Proprio non me lo aspettavo, scoppiamo entrambi a ridere e ci abbracciamo, mentre un signore, col bastone da passeggio, ci guarda in malo modo e scuote la testa.

Ci dirigiamo in via Cavour, a San Domenico, e fra i tanti mosaici ne individuiamo alcuni che ci piacciono da matti e da pazzi. Ve li ho messi nelle foto e come vedete ricordano l' Art Optical e sono degni di nota per l' uso dei materiali nelle loro caratteristiche più povere e intrinsiche, raggiungono equilibri di grazia ed armonia, sono mosaici silenziosi e dimessi come urla silenziose nel silenzio.


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