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A proposito di profezie vere o false

Da Salvoc
A proposito di profezie vere o false Volendo ancora trattare di profezie faccio una premessa che dedico a quelli che arricciano il naso e dicono “abbiamo le Sacre Scritture e queste ci devono bastare”: li invito a rileggersi e meditare San Paolo quando dice “ Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono” (1Tessalonicesi 5, 19-20).
E a quelli che invece dicono che i nuovi profeti sono troppi o agli stessi veggenti che asseriscono di essere gli unici a cui Dio vuol parlare, ricordo anche questo altro passo del profeta Gioele  “ E avverrà negli ultimi giorni, dice Iddio, che io spanderò del mio Spirito sopra ogni carne e i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, e i vostri giovani vedranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni. E anche sui miei servi e sulle mie serve, in quei giorni, spanderò del mio Spirito, e profeteranno” (Giole 2, 27-29).
Premesso ciò, come ho già riferito in altri miei post, da molti anni mi interesso di profezie e messaggi dati a veggenti in ambito cattolico e il problema principale  su cui mi sono trovato di fronte è stato quello di riuscire a distinguere tra ‘veggenti’ veri e quelli falsi, e una volta trovati quelli veri, cercare di capire possibilmente ciò che ci vogliono comunicare.
Che ci siano stati, ci sono e ci saranno anche tanti falsi profeti lo dice  Gesù stesso nel Vangelo. Ma distinguere i ‘profeti’ veri da quelli falsi non è facile.
Credo che la prima cosa da fare sia cercare di capire chi sono le persone coinvolte, ovviamente quelle in ambito ecclesiastico, tipo sacerdoti o suore, danno più affidamento,  e così pure mistici di ‘evidente’ umiltà e santità di vita, magari accompagnati da segni di predilezione celesti, quali ad esempio Teresa Neumann, Maria Valtorta, Caterina Emmerich, Padre Pio e altri Santi. Ma non sempre e possibile sapere chi è l’autore che sta dietro, e ciò per svariate ragioni, e il fatto che il veggente non si mostri però non lo ritengo necessariamente condannabile, spesso succede per umiltà, però il fatto di non conoscere la persona deve far aumentare la prudenza.
Ma non voglio essere frainteso, a mio avviso anche se si conoscono le persone non è lecito giudicarle, a meno che non si comportino male in maniera manifesta, in caso contrario chi può sapere ciò che si muove nell’intimo del prossimo se non solo Dio? Una cosa fondamentale tra l’altro è sapere se la persona coinvolta è seguita da un direttore spirituale e se mostra per quanto possibile un comportamento ubbidiente rispetto all’autorità ecclesiastica, almeno che quest’ultima non si comporti in maniera evidentemente persecutoria e vessatoria, come è successo spesso nella storia della Chiesa nei confronti di alcuni mistici che successivamente addirittura furono proclamati santi. Però attenzione, credo che bisogna tenere conto che essendo stato predetto che negli ultimi tempi buona parte degli appartenenti al clero farà apostasia allora questa regola (di ubbidienza comunque e sempre ai veti imposti dall’autorità ecclesiastica) potrebbe non valere. D’altronde ricordo a chi crede che per divulgare scritti inerenti rivelazioni private ci sia bisogno dell’avallo della autorità ecclesiastica che Paolo VI abolì  la necessità di questo permesso con un decreto del 14 ottobre 1966.
L’altra cosa da fare ovviamente è quella di leggere con attenzione e spirito di umiltà quello che ci viene detto, vagliando e tenendo presente che i messaggi in questione
1) siano ragionevoli, cioè ancorati ad un principio di realtà, non devono cioè contraddire ad esempio risultati scientifici ormai assodati e accettati dalla comunità scientifica o fare affermazioni palesemente assurde
2) se predicono fatti futuri questi si devono avverare, a meno che non siano condizionali cioè del tipo “se pregherete allora ciò non succederà o avverrà in maniera meno intensa”,
3) non ci deve essere contraddizione tra diversi messaggi dati dallo stesso veggente in periodi differenti
4) non devono contraddire le Sacre Scritture o il Magistero perenne
5) non siano stati già condannati in maniera definitiva dalla Chiesa per la presenza di evidenti eresie
Comunque vale la regola che prima di esprimere un  parere negativo o positivo c’è da essere sempre cauti,  e ciò soprattutto quando i messaggi sono tradotti da altre lingue o non sono scritti direttamente dal veggente stesso. Inoltre è da tenere presente che spesso il linguaggio mistico non coincide con il nostro, che è ancorato alla realtà sensibile, e perciò è difficile sia per il veggente che per chi legge o ascolta dare un significato univoco alle parole usate. Ricordiamoci che la non ambiguità nel linguaggio esiste nelle discipline scientifiche ma spesso non in quelle poetiche o nella mistica o in generale in ambito spirituale o sentimentale. Basta leggere ad esempio un testo Zen per capire come sia difficile spesso con la nostra logica duale comprendere realtà che magari rispondono ad una logica a più di due valori (ricordo che in ambito scientifico anche la Meccanica Quantistica sembra corrispondere ad una logica a tre valori, per questo ci è così difficile capirla…).
Può capitare di leggere  i messaggi contenuti anche in un intero libro, come è successo a me con quelli di Don Gobbi, tutto ti sembra vero e poi trovi una frase o una profezia che ‘stona’… e ti cascano le braccia.
Per l’esperienza che ho posso dire che capita di trovare negli scritti di quasi tutti i veggenti  messaggi in cui qualcosa sembra non quadrare e che ti lasciano perplesso. Ecco infatti alcuni esempi che mi vengono in mente, senza la pretesa di essere esaustivo o di esprimere un giudizio definitivo che non spetta a me dare:
In Maria Valtorta la spiegazione, che sarebbe stata data da Gesù sulla formazione della sua immagine sulla Sindone, se si è capito bene quello che la veggente ha scritto, sarebbe, allo stato delle conoscenze scientifiche attuali,  non corretta (1)
Esistono descrizioni diverse, se non contrastanti, dello stesso fatto storico tra veggenti diversi, come succede per alcune descrizioni della Passione e Crocifissione di Gesù date dalla Valtorta, da Caterina Emmerich e da Teresa Neumann
Una delle veggenti di Garabandal, Conchita,  aveva riferito una ‘profezia’ della Vergine in cui si diceva che un certo Joey Lomangino, cieco dalla nascita, avrebbe riacquistato la vista al tempo del Grande Miracolo….il problema è che qualche mese fa, il 18 giugno 2014, all’età di 83 anni,  Lomangino è morto da cieco…e il Grande Miracolo non è ancora avvenuto..
Negli scritti di Don Gobbi esiste una ‘profezia’ della Vergine che dice pressappoco  “ti confermo che il trionfo del mio Cuore immacolato avverrà durante l’anno del giubileo del 2000” . Qualcuno si è accorto dell’avvenuto Trionfo? (2)
Nei messaggi di Maria della Misericordia c’è un passo in cui dice che Gesù durante la sua giovinezza sarebbe stato portato in India e in Inghilterra, un altro in cui si dice che Gesù nella fase iniziale della sua missione non sapeva che sarebbe morto in croce, e in un altro in cui c’è una profezia che sembra non essersi avverata
In Conchiglia ci sono diversi discorsi per me difficili da accettare, come quello sugli alieni che sarebbero addirittura discendenti di Adamo che nei tempi passati avrebbero colonizzato  l’Universo,  alieni cattivi che ‘chiamiamo demoni’ e alieni buoni ‘che chiamiamo angeli’. Fra l’altro popolazioni di alieni cattivi cercherebbero tuttora di dominarci e abiterebbero in città costruite nel fondo degli oceani, mentre quelli buoni vorrebbero aiutarci. Inoltre la Luna sarebbe un satellite artificiale costruito per dominare la Terra e creare l’alternanza del giorno con la notte...
Arrivato a questo punto bisogna chiedersi: bastano una o poche altre 'stonature' per dire che tutti i messaggi di  un veggente sono da rigettare? Alcuni la pensano così, ma io non sarei così drastico. Si corre sempre il rischio di buttare il bambino con l'acqua sporca. Ricordo ancora una volta quanto detto da San Paolo che certamente se ne intendeva e cioè “Non disprezzate le profezie... esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono”. Evidentemente sapeva che in ogni rivelazione, ci può essere ‘il grano’ ma anche ‘la zizzania’. Infatti la Parabola del buono e del cattivo seminatore del Vangelo dataci da Gesù stesso penso possa essere, almeno così credo, applicata anche in questo caso. E mi pare che anche i teologi ed esperti di mistica ammettano la possibilità che esistano per svariate ragioni, negli scritti o nelle relazioni su quanto sperimentato dai veggenti in buona fede e autentici, quelle che si chiamano interferenze dovute a cause naturali (inconscio del veggente) o a quelle preternaturali (influssi diabolici).
A meno di non trovarci davanti a degli scritti che sono evidentemente falsi, come quelli ottenuti ad esempio tramite pratiche esoteriche o scritti da persone chiaramente al di fuori del contesto religioso,  io credo che, per almeno una parte delle rivelazioni private note, Dio abbia voluto effettivamente comunicare qualcosa, ma a causa del libero arbitrio Dio stesso ha bisogno dell’assenso del veggente oltreché della sua umiltà e della preghiera per poter tenere aperta questa comunicazione. Però siccome siamo esseri umani e peccatori, e questo vale  anche per i veggenti più santi, può capitare che il Nemico possa trovare delle falle della ‘sicurezza’ (nella parabola avveniva ‘di notte’) e possa seminare della zizzania, cioè affermazioni poco credibili o profezie sbagliate, che Dio comunque non ‘estirpa’. Io non so perché Dio permetta ciò, forse lo fa anche per vagliare la nostra fede e metterci alla prova, così come permette che veniamo tentati. Magari a chi legge con umiltà Dio dà la possibilità di distinguere, mentre a chi lo fa solo per curiosità e senza fede  permette che subentri uno 'spirito di inganno', manifestando in questo modo comunque la sua Misericordia, in quanto forse così dà  la possibilità a chi non crede in questi messaggi  di poter dire un giorno “non ho creduto perché ho trovato alcune contraddizioni”, permettendogli così di giustificarsi. Certo il mistero esiste, resta e non è di poco conto... Ecco perchè bisogna essere molto cauti e non basare la propria vita spirituale solo su quello che dicono i veggenti, ma soprattutto sul Vangelo e l'insegnamento della Chiesa!
Ma allora come se ne esce? Forse proprio come ha detto San Paolo: esaminando e trattenendo ciò che è buono. Sono convinto che a chi legge con umiltà, invocando lo Spirito Santo e pregando, avendo l’effettivo desiderio di migliorare e ascoltare ciò che il Cielo ha da dirgli in questo momento in cui molti pastori della Chiesa sembrano avere abbandonato il gregge,  Dio dà la possibilità di distinguere e capire, e trarre perciò beneficio spirituale oltre che consolazione, in questi giorni malvagi, forse anche 'ultimi tempi' in senso apocalittico, in cui la nostra fede viene messa alla prova.
Un modo per carpire l’essenza dei messaggi è vedere cosa c’è di comune in tutti, e da essi mi sembra che si possa evincere (purtroppo) questo:
1) che saremmo ormai agli ultimi tempi (che non significa ‘fine del mondo’ ma fine dei tempi malvagi attuali) e che bisogna convertirsi
2) che il Falso Profeta sarebbe già tra noi
3) che tra non molto dovrebbe manifestarsi l’Uomo iniquo, l’Anticristo
4) che i tempi diventeranno sempre più cattivi e l’apostasia diverrà generalizzata mentre i veri cristiani saranno martirizzati
5) che dovrebbe essere inviato allora da Dio un Avvertimento ad ogni essere umano, una specie di esame di coscienza indotto  per convertire così chi può e vuole esserlo
6) che dovrebbe avvenire un grande Miracolo, segno della Misericordia divina
7) che dovrebbe essere permesso l’arrivo di un grande Castigo, segno della Giustizia divina verso quelli che non si saranno convertititi
8) che dovrebbero esserci donati Terra e Cieli nuovi in cui non ci sarà né dolore né morte
Che dire? Sarà veramente così? Molti veggenti sembrerebbero dirci questo, e i tempi malvagi e turbolenti attuali parrebbero premonitori e dare loro ragione….
In ogni caso comunque, sia che crediamo o meno a queste 'rivelazioni', io sono del parere che la cosa essenziale sia che procuriamo di comportarci bene, vivendo cristianamente, ed esercitandoci nella Fede, nella Speranza e nella Carità, cioè nell'Amore verso Dio e il prossimo, che è poi l’essenza della Legge ed in definitiva anche quello che chiedono i messaggi. Se lo faremo, ciò gioverà oltre che alla nostra salute spirituale e materiale anche a quella del Mondo intero e, visto che "le conseguenze dei nostri atti si propagano in eterno nello spazio e nel tempo", ne potrà trarre beneficio  l'intero Universo, e questo comunque dovessero andare le cose.
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Note
1) Ecco il passo in cui Gesù descrive la formazione della Sindone: "Tu l’hai vista la corona di lividi che stava intorno ai miei reni (nota mia = Gesù si riferisce evidentemente ad una visione del suo corpo flagellato data alla Valtorta – comunque si possono vedere i segni dei colpi di flagello nella zona dei reni anche sulla Sindone) I vostri scienziati, per dare una prova alla vostra incredulità rispetto a quella prova del mio patire che è la Sindone, spiegano come il sangue, il sudore cadaverico e l’urea di un corpo sovraffaticato abbiano potuto, mescolandosi agli aromi , produrre quella naturale pittura del mio Corpo estinto e torturato. Meglio sarebbe credere senza aver bisogno di avere tante prove per credere. Meglio sarebbe dire: ‘ciò è opera di Dio’ e benedire Iddio che vi ha concesso la prova irrefragabile della mia crocifissione e delle precedenti torture. Ma poiché, ora, non sapete più credere con la semplicità dei bambini, ma avete bisogno di prove scientifiche (..) sappiate che le contusioni feroci delle mie reni sono state l’agente chimico più potente nel miracolo della Sindone. Le mie reni, quasi frante dai flagelli, non hanno più potuto lavorare. Come quelle degli arsi in una vampa, sono state incapaci di filtrare, e l’urea si è accumulata e sparsa nel mio sangue, nel mio corpo, dando le sofferenze della intossicazione uremica e il reagente che trasudando dal mio cadavere fissò l’impronta sulla tela. Ma chi è medico tra voi, o chi fra voi è malato di uremia, può capire quali sofferenze dovettero darmi le tossine uremiche, tanto abbondanti da esser capaci di produrre una impronta indelebile” (Maria Valtorta – I quaderni del 1944 – 20 febbraio 1944- pag. 181).
Ed ecco cosa mi ha risposto una esperta della Sindone cui ho privatamente chiesto un parere su questo passo: “ Stranamente la Valtorta scriveva proprio nell'epoca in cui si tentavano gli esperimenti con l'urea per riprodurre l'immagine. Esperimenti falliti. Le successive analisi hanno dimostrato che l'immagine non e' dovuta a liquidi di alcun genere. Non voglio essere fraintesa, ma se la Valtorta scrivesse oggi, sono convinta che direbbe quello che dicono gli scienziati dell'ENEA... Questo perché, inconsciamente e in buona fede, può aver ripetuto qualcosa incamerato dalle letture delle notizie dei suoi tempi”.
2) Il Messaggio a cui ci si riferisce è quello della Beata Vergine Maria per mezzo di don Stefano Gobbi del 5 .12.1994, il quale verso la fine dice : “ ti confermo che per il grande giubileo del duemila avverrà il trionfo del mio cuore immacolato, che vi ho predetto a Fatima ed esso si realizzerà con il Ritorno di Gesu’ nella gloria, per instaurare il suo Regno nel mondo”.
( dal libro di Stefano Gobbi – Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna – MSM 22^ edizione)

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