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A qualcuno piace caldo. Billy Wilder & Marilyn Monroe (2)

Creato il 23 agosto 2011 da Spaceoddity
A qualcuno piace caldo. Billy Wilder & Marilyn Monroe (2)Chicago, 1929. In piena età del proibizionismo, Due piacenti musicisti, il sassofonista Joe (Tony Curtis) e il contrabbassista Jerry (Jack Lemmon) assistono alla strage di S. Valentino. Per sfuggire alla vendetta degli uomini di Al Capone e per guadagnare finalmente qualcosa, accettano un ingaggio in una banda jazz per una tournée in Florida, all inclused. Piccolo dettaglio, la band è tutta al femminile. Joe diventa Josephine e Jerry - che non ama il suo nome femminilizzato in Geraldine - diventa Daphne. Ma il treno che condurrà queste novelle allieve di un prestigiosissimo conservatorio è pieno di meravigliose  ragazze, tra cui lei, Sugar Kane (Marilyn Monroe), cantante non convenzionale, ma assolutamente splendida. Sarà difficilissimo ricordarsi di essere delle donne in quella giostra di ragazze in un continuo denudarsi della loro bellezza.
Meritatamente celebre per lo scatenarsi inesauribile di gag, sketch e battute al fulmicotone, A qualcuno piace caldo (1959, tit. or. Some Like It Hot) è il secondo e ultimo film che Billy Wilder dedica alla meravigliosa Marilyn, dopo il successo di Quando la moglie è in vacanza. Il ruolo della donna si definisce in chiave antitetica alla tragediènne Marlene: Marilyn è leggera, frizzante, accattivante, la sua bellezza svolazza, non ha nulla del mistero viscerale della Dietrich, ne è la controparte estiva, sensuale e un po' materna. Quell'avvenenza spensierata e tranquilla che non nasconde nulla, in cui sprofondare per sensualità e, all'apparenza, senza introspezione.
Marilyn stupisce con il suo essere una bellezza, a modo suo, accessibile. La bellezza della porta accanto, in Quando la moglie è in vacanza; la donna un po' capricciosa, non troppo dotata per il canto, ma affabile, sincera, superba espressione del sogno americano di una donna che rappresentava tutti, che era lì per tutti, per quel che ciascuno sa dare. Nella girandola di travestimenti che Jack Lemmon e Tony Curtis, ciascuno finisce con il rappresentare sempre se stesso, con l'essere la quintessenza di quel che può dare, anche quando si ammette, come  il sorridente Osgood (Joe E. Brown) ammicca allo stupefatto Jerry in chiusura del film, che nessuno è perfettto.
A qualcuno piace caldo. Billy Wilder & Marilyn Monroe (2)Film molto movimentato, da citare per quasi ogni scena, film da imparare a memoria e rivedere con più gusto, A qualcuno piace caldo riprende l'interesse onnipresente in Wilder per la musica: vi si tematizza però la controversia tra la musica nuova nuova, il jazz, e la musica classica. Il nuovo, però, non sembra prendere il posto del "vecchio" o del noto. Travestimenti e nuove forme (le bische all'interno dell'agenzia di pompe funebri, Tony Curtis che diventa in ordine Joe, Josephine e un ricchissimo magnate della Shell Oil, rimanendo sempre uno degli idoli del dopoguerra più amati dalle donne. Come Testimone d'accusa, di un paio d'anni prima, A qualcuno piace caldo è un film sulla vanità della trasformazione, delle forme, delle apparenze. Ma il sottinteso pessimismo, il dramma familiare e personale del capolavoro della Dietrich, diventano, nel caso di A qualcuno piace caldo, una meravigliosa commedia corale, piena di movimento, tenerezza, brio e affetto. Senza cedere, neanche per un attimo, alla tentazione di di rassicurare il suo pubblico, Wilder gli restituisce metamorfosi e immobilismo di un'intera società. Chapeau, Maestro.

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