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A Roma i soliti noti cercano di affossarlo, ma lo street control funziona in tutta Italia e in tutto il mondo. Ecco l'esempio di Madrid

Creato il 13 febbraio 2015 da Romafaschifo
A Roma i soliti noti cercano di affossarlo, ma lo street control funziona in tutta Italia e in tutto il mondo. Ecco l'esempio di Madrid
[traduzione da questo articolo de El Pais]
Cinque auto percorrono da giorni le strade della capitale della Spagna, con due scatole attaccate al soffitto con delle telecamere all'interno,guardando verso il lato della strada in entrambe le direzioni di marcia. Fanno parte del Servizio di Parcheggio Regolato del Comune di Madrid, e la loro missione è quella di rilevare i veicoli parcheggiati in strada che non hanno pagato il parchimetro.
Due di queste vetture circolano nella metà nord-est della città (nei distretti di Fuencarral, Tetuan, Hortaleza, San Blas, Ciudad Lineal, San Blas, Chamartin, Moratalaz, Vicálvaro e parte di Moncloa e Chamberí), e tre nella parte sud-ovest (Centro, Carabanchel, Latina, Salamanca, Retiro,Arganzuela, Usera, Villaverde, Villa de Vallecas, Puente de Vallecas e parte di Moncloa e Chamberí). Ma questi sono solo un anticipo, dal momento che questo sistema è in fase di prova.

Secondo fonti locali, lo scopo è quello di "aiutare i controllori", che sono quelli che  gestiscono la sanzione in ultima istanza.

I veicoli che pattugliano la strada, scansionano le targhe parcheggiate nelle strisce verdi e blu, zone di parcheggio regolato. Le informazioni raccolte vengono trasferite automaticamente al sistema informatico centralizzato, che dà l'allarme nel caso in cui il proprietario del veicolo non abbia pagato la tassa del parchimetro corrispondente. In ogni caso, questo sistema centralizzato mette il controllore di turno più vicino al corrente dell'infrazione mediante tablet, il quale, a sua volta, si dirigerà a multare l'auto. In questo modo il controllore potrà verificare di persona se il conducente stava ancora pagando il ticket, al momento della segnalazione oppure no.

Questo sistema è possibile grazie al cambiamento introdotto lo scorso luglio presso il servizio comunale di parcheggio regolato.

Il Comune ha fatto una gara di appalto per la mobilità di 884 milioni di euro per un periodo di 12 anni, compreso il rinnovo di tutti i parchimetri della città. La gestione dei servizi di parcheggio regolato è stata affidata a due joint venture guidate da Sacyr, Grupo Vinci e Empark.

I nuovi parchimetri richiedono la registrazione della targa del veicolo parcheggiato. Ciò ha permesso al Comune di penalizzare le tariffe delle macchine più inquinanti -quelle a  benzina di oltre 15 anni e diesel di oltre 10 anni e premiare quelle pulite -ibride e a motori di benzina di meno di nove anni; le elettriche non pagano.

Solo introducendo il numero di targa nel parchimetro, il sistema sa già il tipo e l'età del veicolo (i dati personali dell'utente sono segreti). Inoltre, il sistema sovvenziona o penalizza a seconda se l'area è saturata o se ci sono posti vuoti disponibili.

Il tutto con l'obiettivo di favorire il trasporto pubblico e lottare contro l'inquinamento causato dai motori diesel, una scala in cui Madrid viola le norme dell'Unione Europea. Il contratto di mobilità include anche la gestione e messa in atto del noleggio delle biciclette pubbliche. 

L'ultimo rapporto della mobilità a Madrid, 2013, dimostra che l'utilizzo della bicicletta è aumentato del 16% (ancora non esisteva il bike-sharing) mentre il traffico è sceso del 4%. Il parcheggio sulla zona centrale è sceso al 6%, ma i parchimetri sono ancora a pieno regime (88% di posti occupati in media) "per l'aumento del tempo medio di parcheggio."
A Madrid ci sono circa 170.000 posti auto regolati; tre su quattro sono per i residenti (verdi).

***

Un articolo che dà uno spaccato di gestione della sosta che sembra distante anni luce da noi. Parchimetri intelligenti che fanno pagare di più o di meno a seconda delle circostanze e poi lo street control che non solo pizzica la sosta selvaggia, ma che avvisa l'ausiliario su quali vetture deve andare a multare. Questo per dire che lo street control è attivo non solo in molte città italiane, ma in tanti posti al mondo. Inutile cercare, col solito fare alla romana, di affossarlo esclusivamente qui. Roma è una città italiana ed europea e dovrebbe iniziare a farsene una ragione. Non siamo, anche se a molti piace così, nella Libera Repubblica di Incivilia dove i prepotenti e i violenti possono sempre averla vinta. E infatti in questi giorni, con  nostro sommo godimento, stanno arrivando le prime multe dello street control, iniziato a  novembre. 40mila contravvenzioni che stanno atterrando nelle cassette postali dei nostri amati concittadini. Pagheremmo per vedere la vostra faccia...

Ma ancor di più pagheremmo per vedervi cambiare atteggiamento, approccio, abitudini, rispetto.
-RFS

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