Aggiorna più spesso!

La vita batte sempre la letteratura. Quando si tratta di raccontare storie se la giocano spesso alla pari, ma il colpo di coda del grande autore la vita ce l’ha sempre, il grande autore no. Quando poi si tratta di vita, la vita vince sempre: è tautologico. Ecco, è quello che è successo a me, nell’ultimo mese soprattutto, nell’ultimo anno in generale. Ho meno tempo per leggere, sono meno interessato a leggere. È anche per questo che avevo deciso di riprendere i classici: non riesco a tollerare investimenti falliti, anche piccoli, come quelli tipici del buttarsi su un nuovo autore, un nuovo libro che incuriosisce, e poi scoprire che non è all’altezza. E poi sono confuso e distratto: non riesco a fare la stessa cosa per più di dieci minuti di fila e vale anche per i libri. Pochi – e tutti, naturalmente, classici – hanno saputo tenermi fermo per più di 15-30 minuti consecutivi e, tra quelli, a pochi sono poi tornato dopo la distrazione di turno. Non so più quanti libri ho aperto negli ultimi 40 giorni, ma so che di nessuno, mai, ho letto più di 30 pagine. Sono tutti lì, aperti. Qualcuno abbandonato, la maggior parte aperti. Ora, visto che in questo blog parlo di libri che leggo, il blog naturalmente ne ha sofferto. Scrivi di più, aggiorna più spesso, mi dicono e scrivono le persone. A me fa piacere che me lo chiedano, ma non ce la faccio. Ora che l’ho detto, che l’ho spiegato in questo modo, so che ce la posso fare, che posso riprendermi l’impegno di aggiornare con costanza questo blog. Con il tempo, con pazienza. Sono triste, sconcertato, in perenne stato confusionale, ma ce la posso fare perché sono ancora in piedi. Ho gli occhi gonfi, la gola strozzata, il cervello a singhiozzo, ma sono in piedi. E tornerò, aggiornerò più spesso.