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Alla larga solitudine e malattie negli anziani con la meditazione

Da Terzosettoresocialnetwork @TerzoSettoreSN

Alla larga solitudine e malattie negli anziani con la meditazioneUna notizia arriva dall’Università di ricercatori della Carnegie Mellon University (CMU) di Pittsburgh negli Stati Uniti. Essi hanno dimostrato i benefici per gli anziani della “Mindfulness”o meditazione di consapevolezza. Si tratta di un metodo che deriva da un'antica pratica meditativa di origine buddista e viene oggi definita come attenzione consapevole, intenzionale e non giudicante alla propria esperienza nel momento in cui essa viene vissuta.

Il dottor J. David Creswell e colleghi della CMU hanno raccolto da 40 adulti sani di età compresa tra i 55 e gli 85 anni dei campioni di sangue e valutato la socialità mediante una scala di “solitudine”. Dopo di che, i volontari sono stati suddivisi a caso per ricevere rispettivamente 8 settimane di training di Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR) o nessun trattamento (nel caso del gruppo di controllo). La formazione prevedeva un lavoro sulla respirazione, il divenire consapevole delle proprie sensazioni e imparare a gestire le emozioni. Al termine delle otto settimane di training l’osservazione, l’analisi dei dati raccolti e dei campioni di sangue hanno mostrato diversi cambiamenti nei partecipanti appartenenti al gruppo mindfulness. Innanzitutto una diminuzione dello stato di solitudine, oltre che una riduzione dell’espressione genica pro-infiammatoria delle cellule immunitarie, in aggiunta alla misura della proteina C-reattiva (CRP).

Una riduzione dell’infiammazione dell’organismo è benefica nei confronti della prevenzione di diverse malattie cardiovascolari e persino demenza e il morbo di Alzheimer.


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