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Anticipare … un successo. Cosa può fare il Mental Training.

Da Ekis Sport Coaching @Ekis_srl

Gli occhi della menteMental Training letteralmente significa Allenamento Mentale … e fino a qui, soprattutto per quanti di voi seguono con assiduità il sito Ekis Sport Coaching, nulla di più scontato!!

Esempi di mental training ne abbiamo  già  fatti una infinità, ed il bello è che ce ne sarebbero altrettanti da fare.  Ogni giorno c’è un nuovo campione da “modellare”, tecniche da affinare, strategie mentali da attuare, potenzialità celebrali da sviluppare..ecc..ecc.

La settimana scorsa partecipando all’Advanced  Master Practitioner, tenuto direttamente dal presidente della Society of NLP John La Valle, ho potuto vedere all’opera un vero “artista” della Programmazione Neuro Linguistica.

La Valle ci ha presentato  così tante applicazioni e anticipate altrettante, dimostrandoci quanto sia in evoluzione il mondo della ricerca in questo campo, e quanti strumenti ogni Sport Coach ha già, e avrà a disposizione in futuro, per massimizzare le Performance dei propri assistiti.

In uno dei suoi tanti racconti, utilizzati oltretutto per spiegare sotto forma di metafora concetti e metodi,ci ha parlato di un suo colloquio in un ristorante di Orlando, con un giocatore della squadra locale di Hockey partecipante alla massima serie americana.

Dalla chiacchierata informale fra una portata e l’altra, il nostro eccelso  “modellatore” non si è fatto sfuggire l’occasione di scoprire cosa avviene dentro la testa del campione in questione durante la gara.

Nello specifico il ruolo di questo giocatore è l’equivalente di un centravanti nel calcio, cioè la persona predisposta a finalizzare le azioni offensive della sua squadra mettendo la palla in porta … in questo caso il “dischetto”.

Alla domanda, “Nel momento in cui un tuo compagno torna in possesso del disco, dopo averlo strappato agli avversari, cosa avviene dentro la tua testa? Ossia, quali pensieri, immagini, o altro attraversano la tua mente?” La risposta è stata la seguente:

Il cervello non distingue una cosa vividamente immaginata da una realmente accaduta
“Vedo il dischetto dentro la porta avversaria. Messo dentro da me naturalmente!!”.

Adesso ragioniamo un attimo; il disco recuperato dalla sua squadra probabilmente davanti alla propria porta, prima di finire in una zona di campo presidiata dal nostro “centravanti” sui pattini potrebbe passare, attraverso un numero imprecisato di scambi, da un compagno all’altro più e più volte, e non è nemmeno detto che in tutte queste operazioni  gli avversari non ne rientrino in possesso.  Nonostante questo l’immagine su cui si concentra il nostro campione è la massima finalizzazione, cioè il suo goal.

A questo punto La Valle chiede ancora: “Come fai a sapere che ti troverai con il disco davanti alla porta pronto per segnare, se l’azione non si è ancora sviluppata?”, e la risposta è stata, “Non lo so! Ma di sicuro prima o poi avverrà, e io sarò pronto; e avrò già visto anche cosa fare per portare l’azione a buon fine!!”, John sempre più curioso di sapere bene il funzionamento continua: “E ti capita spesso di finalizzare l’azione come l’avevi immaginata??”…..”Beh, la maggior parte delle volte non avviene tutto come avevo  visto poco prima, ma quello che conta è che il disco finisce dentro alla rete proprio come nel film che mi ero proiettato. Questo è quello che conta.” Proprio così, questo è quello che conta.

Come lo vogliamo considerare questo giocatore? Un grande ottimista? Un veggente? O più semplicemente una persona che volontariamente anticipa nella sua testa un successo, e  che si prepara mentalmente a vivere da vincente una probabile situazione futura.

A me piace pensare proprio questo, e da Coach vi posso assicurare che non c’è cosa migliore che vedersi già trionfanti per ottenere un grande risultato.

Quello che ci ha raccontato La Valle , magari in forme diverse, avviene in tutte le menti dei grandi campioni dello sport e non solo. Si chiama “Anticipazione mentale del successo”, e oltre a permetterci di essere pronti e preparati, perché si è già vissuta la situazione dentro la nostra testa, ci mette anche nello stato d’animo giusto per affrontare una competizione, un esame, un progetto, ecc…ecc.

Se mi devo immaginare il finale di un qualcosa tanto vale immaginarmelo in positivo, vivendo il più vividamente possibile la situazione che si faremo concludere con un successo!!

Il nostro cervello non distingue una cosa realmente accaduta da una vividamente immaginata, e se quest’ultima  la rendiamo veramente accattivante, assolutamente desiderabile, oltre a sentirci nello stato d’animo eccezionale creato dal raggiungimento dell’obiettivo, che non può farci altro che bene, saremo anche motivatissimi nell’impegnarci al suo raggiungimento. Quindi doppio se non triplo vantaggio!!

Qualche anno fa, quando ancora allenavo in serie A di volley, ho avuto la fortuna di avere in squadra una giocatrice brasiliana, Augusta Lucindo Barbosa detta “Cibele”, che aveva delle caratteristiche mentali fantastiche. Non dotata di un’altezza sopra la norma, che nella pallavolo di alto livello è molto importante, soprattutto per una schiacciatrice, sono state proprio queste doti mentali a portarla a raggiungere dei grandissimi risultati, fra i quali la vittoria dei Campionati del Mondo Juniores.

Nei momenti di massima forma era solita dire che il motivo per il quale faceva tanti punti è che poco prima di attaccare lei vedeva già il punto fatto, e questo le permetteva di andare sulla palla con una sicurezza tale che la maggioranza delle volte accadeva proprio come nella “visione” appena avuta.

Il bello è che in questo modo quando l’azione non andava a buon fine, magari per una ottima difesa degli avversari, male che andava è che erano gli altri a dover continuare l’azione, perché è vero che non aveva fatto punto diretto, ma è altrettanto vero che non faceva quasi mai errori che avrebbero regalato il punto agli avversari.

Se devi immaginarti qualcosa per forza, che sia una immagine vincente!!
Sarebbe stato interessante capire cosa avveniva nella sua testa, che immagini apparissero prima di attaccare, e il perché questa anticipazione mentale non si manifestava  sempre, ma soltanto quando si sentiva in uno stato di forma particolare. Purtroppo al tempo non ne sapevo niente di PNL, altrimenti non mi sarei lasciato sfuggire l’occasione di “estrarre” la strategia che permetteva tutto questo per potergliela mettere a disposizione in qualunque momento della stagione e non solo alcune volte. Sarebbe stato utile anche sapere in che modo queste immagini si presentassero, per poterle mettere a confronto con quelle di altri campioni.

Questi due esempi ci fanno capire come i campioni anticipino mentalmente il successo e molto spesso lo raggiungono!! Loro lo fanno nella maggior parte dei casi involontariamente, ma noi al contrario lo possiamo fare consciamente, proprio come ci insegna il Mental Training, copiando le loro strategie vincenti e applicandole alla bisogna.

Quando ad Ivan Lendl, tennista principe degli anni ’80, che ha rivoluzionato questo sport per i suoi metodi di allenamento innovativi, e una capacità di concentrazione tale da non fargli perdere mai la testa in match dalla durata infinita, chiesero come facesse a prendere sempre la riga o andarci comunque molto vicino, nei suoi “passanti” vincenti, e oltretutto ogni volta nei punti decisivi degli incontri, con domande del tipo:

“Mister Lendl, certo che è quasi impossibile batterla se lei colpisce sempre forte e sulle righe?!”, volendo maliziosamente insinuare una certa dose di fortuna nei momenti topici degli incontri.

La risposta era sempre più o meno come questa:

“Io ci tiro!! Passo ore ed ore ad immaginarmi in che modo infilare un mio avversario che scende a rete. E ogni mio passante finisce sempre sulla riga, cioè nel punto più difficile da raggiungere per chiunque. Poi tutto sta nel portare questo sul campo di allenamento per ore ed ore. Io non sono uno che si accontenta!!”.

E voi siete persone che si accontentano, magari di immaginarsi un risultato mediocre per non dire scarso??

Incominciate ad immaginarvi di ottenere successo, nello sport come nello studio, piuttosto che nella vita professionale. Fatelo nel modo più vivido possibile, assaporate la sensazione che vi da raggiungere un obiettivo prefissato, approfittate dello stato mentale fantastico che ne deriva, e utilizzate la motivazione che nel frattempo si è generata per applicare il tutto nella vita reale. Fatelo adesso.

Ricordate che: “Ogni cosa di avete bisogno è già dentro di voi, ora.”  E soprattutto … E’ GRATIS!!!


William Fiorani
DiWilliam Fiorani


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