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Arte, artisti, premi, beffe: ma c’è un limite?

Da Chiara Lorenzetti

L’Arte, questa benedetta amata-odiata-bistrattata arte.
Usata in ogni dove, come condimento ad ogni pietanza, capro espiatorio per ogni fatto, colpa e fortuna per ogni gesto. Quale esso sia e di quale natura.
Oggi vi vorrei far vedere una nuova strabiliante installazione artistica, avvenuta al Musèe d’Orsay di Parigi.
La giovane artista lussemburghese Deborah De Robertis, in imitazione del celebre quadro “Origine du Monde” di Gustave Courbet, sulle note dell’Ave Maria di Schubert, mostra il suo sesso ai turisti. artiste-vaginC’è da domandarsi dove venga spinta l’arte.
C’è da domandarsi se vi è un limite, se occorre porlo, se invece deve restare così, senza determinazione, mera provocazione, alle volte di indubbio gusto.
Ma se tutto diventa arte, se ogni gesto di ognuno di noi, proprio perché personale e quindi creativo, viene considerato arte, non si rischia di sminuirne il significato?
Come l’amore, non trovate? Tutto è amore, in ogni dove si scrive e legge d’amore, ma il senso vero, qual è?

Francia
Ora invece facciamo un salto nella nostra ridente Italia con questo suggestivo e meraviglioso e davvero invitante video realizzato per promuovere il Mibact.

Partenza con Franceschini cartonato, musica (??) deprimente e un folletto blu ( molto simile al contorno viola di una qualche pubblicità che non ricordo) che colora le classiche cartoline italiane. Ci mancano pizza a mandolino e siamo a posto! Per non parlare dei titoli di coda che durano più di 1.30 su 5 di video.
E pensare che con quegli stessi soldi magari si poteva definire la situazione di noi restauratori!
Italia, italiani. Siamo un popolo così creativo e meraviglioso ma al potere abbiamo messo degli incapaci.
Chissà poi perché pare sempre che negli altri stati si faccia meglio.

Come in Spagna, ad esempio.
La promozione di Casa Batlò a Barcellona, realizzata con un video,  ha vinto il primo premio come Miglior Film Culturale nel 2014 e il Gran Premio del 7° Festival Internazionale di Riga.
E dici poco!

A noi, al massimo, ci suonano “Azzurro”  di Paolo Conte, in Baviera per il G7 !

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Chiara


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