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Aspettando ri-Tangentopoli fino al 2013…

Creato il 16 marzo 2012 da Elvio Ciccardini @articolando

Aspettando ri-Tangentopoli fino al 2013…L’Italia è l’Italia e mantiene intatte tutte le sue caratteristiche. E’ parte della storia del nostro popolo resistere strenuamente ad un sistema politico poco efficace, pressoché inefficiente, sopratutto, dispendioso e poco trasparente.

Qualche decennio fa, fu la volta di Tangentopoli. Uno ad uno, i capi di partito e i relativi scagnozzi sono finiti sul tavolo degli imputati. Poi si è trovato l’uomo dalle spalle larghe a cui dare la colpa. Bettino Craxi divenne il simbolo di tutto il male possibile del malcostume nazionale. Una cosa è certa: fu l’unico ad avere il coraggio delle proprie azioni in Parlamento. Peccato poi, si perse davanti alla magistratura e preferì morire da esiliato che da italiano…

Oggi, a conti fatti, i volti sono cambiati, ma la pratica politica non lo è affatto. Rutelli attacca Lusi e lo definisce cancro e ladro. Oggetto del contendere sono i soldi della Margherita, partito scomparso politicamente, non amministrativamente. Su L’Espresso, si racconta che Lusi avrebbe versato 866mila euro al Centro per il futuro sostenibile, la fondazione presieduta Rutelli, tra il 2009 e il 2011, quando la Margherita aveva già chiuso i battenti. Soldi pubblici, spesi per un deviato sistema di finanziamento ai partiti che vanno in fumo e, sui quali, la luce del sole è poca.

A Milano la musica non cambia. Secondo il le rilevazioni di Gilberto Leuci, indagato nello scandalo mazzette, che vede coinvolto il Presidente del Consiglio Regionale Lombardo, Davide Boni, PDL e Lega Nord si spartivano i soldi.

Percorrendo da Nord a Sud lo stivale, Michele Emiliano, Sindaco di Bari, dichiara di aver fatto un errore nell’avere rapporti troppo stretti con il gruppo imprenditoriale Degennaro. Ed ha sbagliato ancor più nel far entrare in giunta la figlia di Degennaro.

La dotta e rossa avrà amministrazioni migliori? No! A Bologna è indagato Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna per una inchiesta sul finanziamento di un milione di euro a “Terremerse”, una coop presieduta dal fratello Giovanni. La natura clientelare della sinistra non è da meno di quella bianca cattolica e di quella azzurra pidiellina.

Come se non bastasse, 29 esperti esterni del Ministero degli Affari Esteri sono stati denunciati e accusati di aver percepito oltre 1,6 milioni di euro per false missioni.

Solo una domanda nasce spontanea: Con che faccia la classe politica nazionale trova il coraggio di chiedere sacrifici ad un paese, mai così impoverito dal dopo guerra, attraverso un Governo tecnico?

Quale sentimento di responsabilità nazionale può mai giustificare un sistema mafioso, clientelare, ladro e perfino vigliacco?

Una cosa è certa: la Repubblica italiana, mai nata, verrà alla luce solo dopo un’epurazione totale che riguardi tutti i partiti, di destra e di sinistra, tutti i livelli territoriali (nazionale, regionale, provinciale e comunale), tutti i vertici delle lobby sottostanti che prendono forme associative varie.

Paradossale è che tale epurazione possa e debba avvenire solo se viene garantita la tenuta delle istituzioni che solamente un governo tecnico può realizzare. Resta solo un anno.

 


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