Magazine Diario personale

Auguri a mio padre…e a tutti quelli degni di essere chiamati padri.

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Ho sempre detestato le ricorrenze da S.Valentino alla Giornata della donna, non amo festeggiarle, non le sento, sono solo un delirio di vuoto cosmico e consumismo, sono per quelli che amano ostentare e spendere e io odio fare entrambe le cose, però oggi sento la necessità di scrivere a mio padre.

Vi garantisco che non è semplice scrivere ad un genitore che sia una mamma o un papà.

Non è semplice perché abbiamo il brutto vizio di dare per scontato la loro presenza,  perché nel logorio quotidiano dei problemi e delle fatiche spesso ci si dimentica anche di guardarsi in faccia.

Però a mio padre due parole voglio dedicarle, non tanto perché oggi sia la Festa del papà ma perché so che a volte sono una figlia pessima, ad esempio stamattina avevo anche dimenticato di fargli gli auguri.

Voglio scrivere questa lettera a mio padre perché ha sofferto ingiustamente, perché non ha avuto una vita semplice, perché lavora da quando era molto piccolo,  perché non si è mai comportato da egoista, tiranno, maschilista o omofobo.

Scrivo a mio padre perché sono cresciuta vedendolo aiutare mia madre, sono cresciuta con un’dea di parità e rispetto anche grazie a lui, parte del mio femminismo lo devo a lui che non si è mai rivolto con toni sessisti o arroganti verso nessuna donna.

429773_427768347315824_1176745858_n

Perché mio padre non ha fatto grandi studi ma è sicuramente più capace di comprendere come ci si debba comportare e ragionare più di  molti altri che ostentano sfilze di lauree e poi ragionano come cavernicoli.

Voglio  scrivere a mio padre perché è il padre migliore che io potessi avere e non lo dico per retorica, perché di storie di figli abbandonati e di padri che si ripresentano solo quando sono vecchi e soli o per non pagare l’assegno di mantenimento ai propri figli, ne leggo tutti i giorni, perché ho visto molte mie amiche con padri che le umilavano e non le facevano respirare e le segregavano in casa, da mio padre ho sempre avuto rispetto, libertà, importanza e fiducia.

Voglio scrivere a mio padre perché spesso sbuffo perché è troppo apprensivo e mi ripete sempre di stare attenta a questo o a quello come se fossi ancora una bambina o perché si rivolge sempre e solo a me quando ha qualcosa da leggere  e capire.

Scrivo a mio padre perché in questo momento se lo merita più che mai un pensiero da parte mia.

Scrivo a mio padre ma scrivo in realtà a tutti i padri che ogni giorno fanno mille cose per i propri figli, svolgono il loro dovere senza limiti senza pregiudizi e senza farsi influenzare da stupidi ruoli imposti dalla società patriarcale, lo dedico a tutti i papà che cambiano pannolini, che raccontano favole, che preparano da mangiare, che stirano, che danno baci, abbracci e carezze o che semplicemente osservano con apprensione i figli ormai adulti e vorrebbero capire cosa pensiamo  e si disperano quando non possono aiutarci, quando non riescono ad entrare nel nostro mondo che spesso chiudiamo a chiave.

Buona festa a tutti quei papà che non possono esserlo  perché questo paese arretrato non permette di diventare genitore se si è omosessuali ma lascia che sia papà un violento o uno che dei proprio figli non se ne importa nulla e che li usa come mezzo per fare la guerra alla ex, o peggio ancora li abbandona.

famiglie-gay

Buona festa dei papà a chi adotta dei bambini e li cresce con amore e dedizione perché ancora a troppi non è chiaro che l’adozione non è un’ultima spiaggia ma una prima scelta, una nobile scelta.

Buona festa a tutti quelli degni di essere chiamati papà.

(Immagine2 presa qui )



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :