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[BA] Sicoolissima Antonella Cortese

Creato il 21 novembre 2011 da Spaceoddity
[BA] Ho conosciuto Antonella Cortese lo scorso 2 settembre. Lo ricordo con esattezza perché era il compleanno di un'amica comune. Da allora non l'ho più rivista. Questo per dire che ci sono casi in cui sono collegato a blog di amici, come nel caso di Francesco Affronti, ma per lo più - e anche in quei casi - sono i blog che creano il rapporto e la continuità di un percorso parallelo.
[BA] Sicoolissima Antonella CorteseOra, scansato ogni equivoco, posso dire tranquillamente che se qualcuno mi chiedesse praticamente cosa sia un blog, non potrei che indirizzarlo a Sicoola. Il blog di Antonella Cortese è, infatti, la quintessenza della bloggitudine (non si dice, ma per fortuna non ho nessun caporedattore con la pistola puntata): discontinuo per frequenza di pubblicazione (per esempio: mentre scrivo, è da un po' che non pubblica), mantiene uno standard altissimo di ironia, in specie autoironia, una scrittura agile e puntuale, correttissima, e una qualità comunicativa invidiabile. In più, sembra prendere spunto da ogni aspetto del reale.
Certo, the trendier the better (Moffa a colazione da Tiffany e Il ritorno di X Factor). Non per boria, ma per eleganza. O se vuoi per chiccheria. Antonella Cortese pervade la sua scrittura di un'indiscreta leggerezza, che poi non smette di affondare, a suo modo, nelle pastoie di una sottotraccia di rabbia o di amarezza. Il rapporto tra i sessi, le disavventure intellettuali di una donna tenace e simpatica, senz'altro molto intelligente - ma, e questa è la dote che amo di più della sua scrittura - non intelligente per essere superiore agli altri, intelligente per godersi lo spettacolo del mondo e riderne un po', che male c'è?
Articoli brevi, alcuni telegrafici, misti ad articoli più lunghi, ma sempre discreti e, mhm, niente di paragonabile alla mia logorrea: a meno che Antonella Cortese non si dia alla scrittura epigrafica, riesce sempre a sorprendere con l'oggetto dei suoi post, che non vanno mai a finire come ti aspetti. Li leggi, li rileggi e scatta la sorpresa, il passaggio imprevisto tra le pieghe degli argomenti. Al più, una sorta di sovrano cameratismo tutto femminile, quella simpatia caustica e comoda coi tacchi alti: Sex and the City finché si vuole, ma qui è la donna, non un suo stereotipo, a farla da padrone.
Sconsiglio caldamente Sicoola ai miei lettori voyeurs, pensa una pesante caduta di stile, come se Antonella Cortese li guardasse fermi davanti allo spioncino. Credetemi: ce n'è per tutti, ma la donna, tra uno scherno e uno scherzo, sembra averla vinta, soprattutto sulla pochezza e sul senso del ridicolo. Mi piace l'orgoglio femminile che si esibisce in Sicoola (Vita indocenteLa battaglia delle Fashion blogger) e l'intelligenza tipica di una mente che non si presenta come critica, sistematica o, peggio ancora, sistemica: che siano la barra laterale, pagina di link, mappa e bussole varie a favorire l'orientamento dell'incauto e ignaro avventore.
Sicoola, lo dice il nome, è cool: propriamente parlando, non è mondano o disinvolto, ma un'ingegnosa, godibilissima battuta di caccia al fresco tra i bit e gli schermi, i motivi del desktop e quello che c'è quando per tutto il resto premi off.

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