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“Benvenuti al Sud”

Creato il 02 settembre 2011 da Cinemaleo

2010: Benvenuti al Sud di Luca Miniero

 uscita italia: 1 ottobre 2010  

“Benvenuti al Sud”

Presentato al Los Angeles Italian Film Festival, incoronato con un Nastro d’Argento e un David di Donatello, campione d’incassi in tutta Italia.

Un vero e proprio remake del fortunatissimo Giù al Nord di Dany Boon che raccontava una storia che ben si adatta alla nostra situazione.

E’ scomparsa la comicità surreale che caratterizzava il film originale ma va lodato l’aver evitato i toni troppo cabarettistici eternamente presenti nell’attuale commedia italiana (nonché un certo tipo di umorismo volgare e di bassa lega). Il film francese era maggiormente incisivo e meno buonista, aveva più mordente e un ritmo più spigliato ma non si può negare che Benvenuti al Sud sia un lavoro senz’altro piacevole (anche per il suo non ricorrere a trite e risapute gag e retorici stereotipi), leggero e divertente, sostanzialmente asciutto, non banale… e con un finale che non può non commuovere (e che lascia facilmente prevedere un sequel).

Gentile e garbato ma, come sottolineato da più parti, con l’assenza completa di una pur minima critica sociale, un film a cui forse si può rimproverare la sua massima attenzione a non offendere nessuno.

Plauso incondizionato all’intero cast, ammirevole per misura ed equilibrio (e in un simile racconto non era scontato).

Tranne qualche rara eccezione, buone le accoglienze della critica:

“Film consigliatissimo perchè leggero e perchè si ride davvero tanto. Da non perdere!” (Panorama),  “Brillante versione maccheronica” (Comingsoon), “…una commedia che ricorda, tra ironia in doppiopetto e slapstick vesuviano, la natura fiabesca e onirica del cinema, anche quello comico” (Movieplayer), “…realizzato con meno incisività, meno ritmo e meno divertimento dell’originale” (La Stampa), “Un’ora e quaranta minuti di buon umore e di buon cinema” (Il Corriere della Sera), “…in tempi di scuole pubbliche trasformate in ’sedi di partito’, con Sindaci che vietano l’Inno di Mameli e Ministri della Repubblica che danno dei ‘porci’ a milioni di cittadini, se non è una bella boccata d’aria fresca poco ci manca” (Cineblog).

Particolarmente giusto mi sembra quanto leggiamo su MyMovies: “…resta un dato non troppo confortante: il fatto che anche le idee, per ridicolizzare affettuosamente il nostro piccolo paese, abbiamo bisogno di importarle dall’estero”

“Benvenuti al Sud”

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