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“Quando la notte”

Creato il 29 ottobre 2011 da Cinemaleo

“Quando la notte”

2011: Quando la notte di Cristina Comencini

   uscita italia: 28 ottobre 2011  

 

“Quando la notte”
“Quando la notte”
“Quando la notte”

“Due film al prezzo di uno”: potrebbe essere questa la frase di lancio del film.

 

Film che presenta più di un difetto e soprattutto l’accostare il difficile tema della maternità con una love-story inspiegabile (e banalmente resa). Le difficoltà di essere ‘madre’, per buona parte di Quando la notte, costituisce l’argomento portante (e non si può non lodare la regista per il coraggio e l’anticonformismo) ma all’improvviso si vira verso il racconto dell’amore tra i due protagonisti, dimenticando quasi il punto iniziale e lasciando gli spettatori piuttosto interdetti (il tema di partenza sbiadisce e si affossa sotto il peso di un progressivo slittamento verso i canoni più abusati del melò strappalacrime” scrive giustamente Federico Gironi).

A guastare lo spettacolo contribuisce poi la scelta degli attori. Claudia Pandolfi non è in grado di sostenere il ruolo affidatole, ruolo particolarmente difficile e che comporta il dover sopportare il peso dell’intero film: presente in ogni scena, è bravina quando non parla ma inespressiva e monocorde nelle battute che pronuncia. Fabrizio Timi ha la faccia giusta per la sua parte, un orco che fa l’orco… peccato che è da tempo che ricopre lo stesso ruolo per cui ogni volta che appare sembra di rivedere i lavori finora interpretati (e senza una sfumatura diversa).

Inapropriata la colonna sonora (inspiegabilmente hitchcockiana), retorica e al limite dell’imbarazzo l’ultima sequenza.

Presentata al 68° Festival di Venezia, l’opera di Cristina Comencini è stata giudicata negativamente dalla stragrande maggioranza dei critici:

“…film che, dopo un avvio promettente, affonda in una progressiva serie di situazioni e battute che suonano come irreali, quando non involontariamente comiche” (MyMovies), “Ci sono film che prendono le mosse da temi che possono essere interessanti, ma che, magari dopo qualche primo buono spunto, finiscono vittime di loro stessi e dei canoni del cinema più scontato. Quando la notte è uno di questi” (Comingsoon), “…il film non funziona… Troppi sguardi truci? Un eccesso di silenzi che finisce per essere concettoso? Una dose over di sentenziosità?” (la Repubblica), “…una pellicola che intreccia drammi su drammi per dare in pasto a un certo pubblico femminile emozioni facili e che, quando la tensione costruita nella prima parte si dirada, finisce con lo sfociare nell’umorismo involontario” (Movieplayer), “…non si può negare che il film in questione, secondo italiano in concorso, non convinca. Per un problema, soprattutto: quello di non riuscire a far entrare lo spettatore in empatia coi suoi personaggi” (Il Corriere della Sera), “…un’occasione incredibilmente sprecata dalla regista, che non ha saputo dare il giusto spessore ai personaggi e il giusto pathos alla narrazione” (FilmUp).

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